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Il mister

Mourinho: "Sono orgoglioso dei ragazzi. Manca un rigore gigante"

Il tecnico della Roma: "Questa squadra ha sempre la stessa anima, possono cambiare i giocatori che scendono in campo ma i principi di base sono gli stessi"

José Mourinho, l'allenatore della Roma

José Mourinho, l'allenatore della Roma (GETTY IMAGES)

La Redazione
14 Maggio 2023 - 20:26

Nel post-partita di Bologna-Roma, José Mourinho ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di Dazn. Di seguito le sue dichiarazioni

Soddisfatto della gara?
"Partiamo con una domanda mia: sul fallo di Palomino a Dybala avete fatto vedere tanti replay come oggi su Camara? Non c'è bisogno di tanti replay, la decisione è giusta. Sono orgoglioso dei ragazzi, anche se arriva un ragazzo dell'under 15 o una ragaza dalla femminile la squadra non cambia anima, la sua professionalità. Può cambiare la qualità ma non i principi di base. Svilar alla prima partita, Missori alla prima partita, Tahirovic titolare: la squadra ha fatto una grande partita".

Speranze per la Champions?
"I tifosi mi devono ascoltare: quando eravamo secondi in classifica ho sempre detto che questa squadra doveva pensare alla patrtita seguente, perché non abbiamo il potenziale per pensare ad arrivare fino in fondo a due competizioni, non abbiamo mai scelto ma pensato partita per partita. Sono 2/3 mesi che lo dico". 

Quanto sposta la partita di Leverkusen sulla stagione?
"La nostra stagione è fantastica, si può analizzare poi con il risultato finale ma è una stagione nei limiti della squadra e per me è fantastica. Anche oggi una partita difficile contro una squadra organizzata. Pareggio solido con opportunità grandissima di Belotti e un rigore gigante, i ragazzi hanno fatto bene".

Ci arriva con le risorse giuste a giovedì?
"Wijnaldum è recuperato, l'ho cambiato prima perché non volevo sprecare uno slot per i cambi. Celik in dubbio e Paulo è un grande dubbio".

Orsato le ha detto qualcosa riguardo il possibile rigore su Ibañez?
"No, niente".

Che effetto le fa vedere tutti questi suoi allievi diventare allenatori?
"È emozionante, significa che il tempo passa velocemente. Significa che loro sono cresciuti e che io ho la forza di restare qui dopo tanti anni. La gente può essersi un po' stancata di me e Ancelotti ma alla fine siamo qui".

Mourinho in conferenza stampa

Su Orsato
"Orsato è un bravo arbitro, uno dei migliori. Tecnicamente bravo, gli piace venire da me e dimostrare che ha il controllo della situazione ma questo è anche divertente. Ha sbagliato lui, ha sbagliato il var. Se mi chiedete se lo voglio alla prossima partita rispondo sì perché mi piacciono gli arbitri bravi".

Sulle riserve che hanno giocato oggi
"La gente ha giudicato Svilar troppo presto, quando non era preparato. Aveva bisogno di lavoro, di principi, di sapere le sue potenzialità. Mile e Nuno hanno fatto un grandissimo lavoro. Oggi si è visto un ragazzo tranquillo, anche tecnicamente molto bene. Ha una gran presenza in campo. Missori si allena con noi dallo scorso anno, ha debuttato la scorsa stagione in Conference League. Si è allenato con noi ed ha viaggiato con noi. Il merito è suo, ha fatto un'ottima partita anche dal punto di vista fisico, avere i 90' minuti ad un'altra intensità. Tahirovic è quello che dico dall'inizio: se la testa va bene ha un potenziale incredibile. Spero non mi fraintendiate e che capiate la battuta: a volte è svedese e a volte è bosniaco. Quando lui è svedese è un giocatore più tranquillo, più rilassato. Quando è bosniaco è il mio guerriero, e quando è il mio guerriero ha un potenziale incredibile. Sono contento con lui come lo sono con Mady e i ragazzi che giocano sempre. Volevo far fare a Cristante 60 minuti e a Mancini 30' ma poi si è fatto male Celik, avrei potuto mettere Keramitsis ma poi avremmo avuto il terzetto di destra con due ragazzi giovani e non è giusto per loro".

Come stanno Abraham e Celik? La sostituzione di Solbakken?
"Tammy si tocca sempre, Celik non si tocca mai. Quando chiede il cambio, scatta l'allarme. Solbakken era stanco, aveva i crampi. Mady anche ma è uno più tosto, non c'era molto da fare. Era una partita che si poteva vincere ma costruendo le solidità. Abbiamo avuto una grande opportunità con Belotti e poi non molte altre. Il rigore c'era ma non sappiamo se poi Lorenzo avrebbe segnato. Meritavamo di vincere".

Ha capito perché ci si fida poco dei giovani?
"Io ho quasi sempre avuto durante la mia carriera la fama sbagliata di non far giocare i giovani, poi se andiamo a vedere ho lanciato Varane nel Real Madrid e Mctominay allo United. Adesso con la Roma anche per necessità perché sono obbligato a farlo, ma la qualità c'è. Hanno bisogno di fiducia e di un processo di crescita. Oggi Bove, Zalewski, Missori, Tahirovic erano in campo. 2 anni fa si allenavano in un campo di plastica e oggi giocano in serie A. Oggi è il giorno di Missori e dei ragazzi della sua generazione, che hanno il sogno di poter giocare in Serie A. Con me alla Roma il sogno è arrivato per 16 ragazzi".

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