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Le parole

Mourinho: "Pellegrini doveva ritrovare serenità. Dybala forse ci sarà giovedì"

Il tecnico giallorosso: "La partita è stata molto difficile. Il risultato dice 3-0 ma non è quello che ho percepito dalla panchina, sul 2-0 non mi sentivo sicuro"

Mourinho in panchina durante Roma-Udinese

Mourinho in panchina durante Roma-Udinese (GETTY IMAGES)

La Redazione
16 Aprile 2023 - 23:20

La Roma vince per 3-0 contro l'Udinese grazie ai gol di Bove, Pellegrini Abraham. I giallorossi hanno approfittato dei passi falsi di Milan Inter blindando il terzo posto in classifica e piazzandosi a 5 distanze di lunghezza dal quinto posto. Al termine della partita, Mourinho ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Dazn.

C'era questo problema dei gol, oggi sembra essersi risolto. Dopo l'Europa League c'era il rischio di trovare un po' di stanchezza, ma oggi non si è vista nemmeno quella.
"Abbiamo cambiato diversi giocatori. Lorenzo e Wijnaldum giovedì hanno giocato solo 45 minuti, altri neanche hanno giocato. Abbiamo rischiato, però è stata una risposta ottima dei ragazzi come squadra. Il risultato può far pensare ad una partita risolta, facile. Ma io non l'ho mai sentita così, nemmeno sul 2-0 mi sentivo tranquillo. Dopo il rigore di Rui loro hanno giocato nella nostra metà campo. Lì c'era stanchezza, non riuscivamo a pressare alti. Poi c'è stato il 3-0 ed è finita la partita, ma non è il risultato che ho percepito dalla panchina"

Oggi hai schierato 6 Italiani. Quanto è importante avere un blocco così nello psogliatoio?
"A me piace, è un modo di agire della società, avere un ottimo rapporto anche con il calcio giovanile, a me piace avere questo blocco italiano. Ovviamente oggi il calcio è universale ma io continuo a pensare che la gente di casa, di Roma in questo caso hanno questa specificità di adattarsi e di creare questo tipo di situazione dove gli altri che arrivano sentono che la squadra è una famiglia, che c'è empatia con i tifosi. Questo è uno dei motivi per il quale questa squadra gioca bene, male, vince o perde ma mantiene il rapporto con i tifosi. Oggi Bove mi è piaciuto, ha fatto un solo errore che poteva cambiare l'inerzia della partita perchè se Rui non para il rigore cambia tutto, ma non sono arrabbiato con lui, sono molto contento della sua prestazione, è stata di grande personalità".

Cosa c'era nell'abbraccio con Pellegrini dopo il gol? 
"Gli serviva vincere e giocare con fiducia senza avere nessun tipo di pressione per il rigore sbagliato. Non abbiamo sempre bisogno di dire quello che succede internamente, lui è un calciatore che merita fiducia. La mia decisione di non fargli tirare il rigore era per non aggiungergli pressione extra in questa partita. Gli ho detto, se ci sarà un rigore sul 2-0 è tuo, se è decisivo no perchè devi giocare tranquillo. La realtà non sono le critiche sui social network, la realtà è quella dello stadio che gli ha fatto capire che siamo tutti dalla stessa parte".

La forza più grande che hai dato alla squadra è la fase difensiva. 
"In una situzione normale come quella della Roma dove non possiamo comprare tutti i giocatori che vogliamo, quello che dobbiamo fare è sviluppare i punti di forza e nascondere al massimo quelli deboli. L'organizzazione difensiva è importante per noi, non abbiamo giocatori esplosivi davanti, l'unico è Solbakken. Noi abbiamo bisogno di pressare alti perchè se la recuperiamo bassi non abbiamo le caratteristiche giuste per fare la transizione. Quando la squadra oggi è calata di intesità abbiamo sofferto perchè ci siamo abbassati, ma la squadra sa soffrire. Adesso dobbiamo smettere di pensare al campionato e focalizzarci sul Feyenoord".

Ci sarà Dybala? 
"Forse. Se mi dici se è un forse più positivo o negativo, è più positivo. Ma è in forse"

 

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