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Rinforzi dalla Primavera

L'ultima difesa: Mou in difficoltà con la Samp, ecco le baby soluzioni

Alla ripresa Mancini, Ibañez, Kumbulla e Cristante squalificati. Verrà convocato senza dubbio Keramitsis, sperano anche Silva, Chesti e Pellegrini

Keramitsis al suo debutto all'Olimpico

Keramitsis al suo debutto all'Olimpico

23 Marzo 2023 - 08:32

Non ci sarà nessun Primavera nell’undici titolare, se non capiteranno altri imprevisti da qui a Roma-Sampdoria: Celik si può adattare nella linea dei tre centrali, al fianco di Smalling e Llorente, con due tra El Shaarawy, Zalewski e Spinazzola a fare i quinti di centrocampo. Però in difesa non ci saranno alternative, perché con Ibañez, Mancini, Kumbulla e Cristante squalificati, e Karsdorp fresco di operazione al menisco a disposizione potranno esserci solamente i ragazzi di Federico Guidi: almeno un paio andranno in panchina con Mourinho, e in caso di necessità a gara in corso dovrà subentrare qualcuno di loro. Sapendo, che in questo momento, dovendo scommettere su qualche nome destinato a giocare a lungo in prima squadra, verrebbe spontaneo puntare su qualche centrocampista: i difensori centrali sono bravi, ma nessuno spicca sopra gli altri.

Dimitrios Keramitsis
Il greco classe 2004 in panchina ci andrà di sicuro: del resto è l’unico del reparto che ha già giocato uno spezzone in gare ufficiali con la Roma dei grandi, sostituendo Maitland-Niles nel recupero della gara contro il Cagliari del 16 gennaio 2022. Supera il metro e 90, ha personalità e buona tecnica, in Primavera è titolare fisso, ma forse non ha fatto quello scatto di rendimento che ci si aspettava, dopo una prima buona stagione in giallorosso (è arrivato nel 2021 dall’Empoli). Da quell’esordio di 14 mesi fa non ha più fatto un minuto coi grandi, però è andato in panchina 4 volte, in questi mesi. Si è allenato spesso coi grandi, ma non potrà farlo in questa sosta: è con la nazionale greca Under 19 (con cui ieri ha affrontato l’Estonia di Vetkal, suo compagno in Primavera).

Brian Silva
Non ha il curriculum di Keramitsis: non gioca nelle nazionali giovanili (va detto che in Francia c’è più concorrenza che in Grecia), non è mai stato convocato per una gara di serie A, fino allo scorso anno giocava nelle giovanili del Drancy, in quinta serie francese, lavorando nei magazzini di Amazon perché il calcio sembrava poco più che un hobby, è arrivato a Trigoria in prova, dopo che il Perugia gli aveva detto che non lo riteneva utile alla prima squadra, e al massimo poteva far comodo per la Primavera 2. La scelta di Mourinho di portalo in panchina in Coppa Italia con la Cremonese ha sorpreso tutti: in Primavera non giocava mai, aveva giusto due spezzoni di neppure mezz’ora, con tutto che era un 2003, più vecchio dei titolari. Da tre partite però Guidi è passato alla difesa a tre, e lui è entrato nell’unidici: è un po’ grezzo ma efficace, di testa sono tutte sue, ha mezzi fisici fuori dal comune, altezza e spalle larghe andrebbero già più che bene anche tra gli adulti. È rimasto a lungo lontano dal grande calcio, non ha potuto migliorarsi confrontandosi coi migliori e per questo ben difficilmente farà la serie A, ma una convocazione con la Samp può strapparla.

Francesco Chesti
A metà febbraio è stato espulso contro il Bologna: fino a quel momento era il giocatore che aveva il minutaggio più alto di tutta la Primavera. Giocava centrale di sinistra, in coppia con Keramitsis, tenendo in panchina Silva, più vecchio di un anno. Alla Roma da quando era bambino, si è imposto come titolare quest’anno, anche per una serie di problemi fisici. Bravo sull’uomo, non è mai stato convocato dalla prima squadra: se questa emergenza si fosse verificata due o tre mesi fa era praticamente certo di andare, certezza che ora la crescita di Silva gli ha tolto.

Matteo Pellegrini
Classe 2004, arrivato dalla Lazio nel 2017, giocava con le giovanili dell’Italia a livello di Under 15 e Under 16, poi ha perso il posto. E nella Roma è stato scavalcato da Chesti: quest’anno contendeva il posto di prima riserva dei due centrali a Silva, che lo ha superato ora che si gioca a tre. Mai convocato dalla prima squadra, sembrava fuori dai giochi, ma lunedì, a sorpresa, è stato chiamato da Mourinho ad allenarsi coi grandi.

Marlone Foubert-Jacquemin
Francese, classe 2003, arrivato in estate dal Villarreal con cui aveva giocato anche la Youth League, a inizio anno era la prima riserva: a settembre e a ottobre Keramitsis è andato in panchina in A, e lui ha giocato al suo posto. Ma da allora non è più partito titolare: a febbraio, contro il Bologna, è subentrato a un quarto d’ora dalla fine, due imperfezioni e due gol subiti, e da allora non ha più fatto un minuto. Scavalcato anche da Silva e Pellegrini, sembrava completamente fuori dai giochi, ma lunedì, a sorpresa, Mourinho lo ha fatto allenare coi grandi.

Faticanti e Missori
Nessuno dei due è un difensore centrale, entrambi possono essere adattati: Faticanti come centrale dei tre, alla Cristante - Guidi ci ha provato, ultimamente, per un paio di spezzoni - Missori come braccetto di destra. Mourinho non potrà vedere come se la caverebbero fuori ruolo in questi allenamenti: sono in Germania, con l’Italia Under 19, per le qualificazioni all’Europeo. E la lunga esperienza internazionale è il primo vantaggio rispetto agli altri compagni (a parte Keramitsis): l’altro è che entrambi hanno già debuttato in prima squadra, e se servisse di fare uno spezzone contro la Samp non sarebbero dei debuttanti assoluti.

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