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Il personaggio

Abraham e la Joya ritrovata: la nuova vita da gregario di Tammy

Tammy è tornato al centro della Roma. Nel 2023 l’inglese nella nuova veste di gregario e finalmente si gode l’intesa in campo con Paulo Dybala

Abraham in azione all'Olimpico

Abraham in azione all'Olimpico ((As Roma via Getty Images))

Andrea Di Carlo
17 Gennaio 2023 - 09:17

Tammy is back. A modo suo, con tempistiche quasi da motore diesel, con più assist e salvataggi sulla linea che gol, ma Tammy è finalmente tornato protagonista sul pianeta Roma.
E questa non può non essere una splendida notizia per José Mourinho, che ha elogiato la prova del centravanti inglese dopo la sfida contro la Fiorentina. L’opaco finale di 2022, acuito dalla cocente delusione dell’esclusione tra i convocati dell’Inghilterra per il Mondiale in Qatar, sembra finalmente alle spalle mentre il 2023 promette di far tornare più spesso l’ex centravanti del Chelsea sulle prime pagine dei quotidiani sportivi. La sorpresa però è tutta nei numeri.

Finora, infatti,  tolto il gol all’ultimo respiro realizzato contro il Milan allo scadere, valso un punto pesantissimo  per i giallorossi, Abraham si è rivelato ancor più prezioso senza segnare: con il Bologna è stato protagonista di un salvataggio sulla linea con un colpo di testa da tre punti e poi con la Fiorentina ha realizzato una pregevole doppietta d’assist, confezionata ad hoc per Paulo Dybala. È proprio accanto alla Joya che Tammy sta ritrovando la sua dimensione o forse ne sta scoprendo addirittura una nuova: non più da attore principale, acclamato dalle folle, ma da gregario, non più da artista della finalizzazione, in grado di sfiorare i 30 gol nella prima stagione in giallorosso, ma da operaio dedito alla causa comune, al bene primario. 

Quando l’Olimpico impazzisce per l’argentino, Tammy è il primo ad abbracciarlo e Paulo se lo stringe come se non volesse mollarlo mai. Una “connessione” che può rappresentare una svolta tecnica e tattica per la Roma: il 10 e il 9 vicini, un centrocampo più coperto e la possibilità di puntare forte sulla loro empatia per portare la squadra in alto. Questo vorrebbe dire rinunciare in partenza ad un uomo offensivo (Zaniolo?) ma dall’altra darebbe modo e tempo ai due di affinare la loro intesa, rafforzando il legame che sta nascendo anche extra campo. 

Il post Instagram di Dybala conferma il tutto: «Sapevamo che non sarebbe stato semplice oggi, altra vittoria di qualità! contento per la doppietta e per l’ottima prestazione di squadra, bravi tutti. Un ringraziamento va soprattutto a Tammy». La risposta dell’inglese fa sognare i tifosi giallorossi: «My partner». Amico, socio, complice, Abraham si gode il rapporto con il 21, senza dimenticare il suo istinto primario di fare gol, che lo porta sempre a pensare ai suoi margini di miglioramento. Soprattutto in campionato, dove sono arrivate 4 reti a fronte di 18 presenze stagionali.

E chissà che la partita con lo Spezia non arrivi al momento giusto, in quello stadio dove un suo gol valse l’intera posta in palio: un rigore trasformato al 99esimo, stranezze ai tempi del VAR. Il destro all’angolino, la corsa rabbiosa sotto il gremito spicchio di tifosi giallorossi presenti in quel pomeriggio di febbraio al Picco di La Spezia. Quella era una Roma che viveva e nutriva le proprie ambizioni con le giocate e i gol dell’inglese, quella attuale ha scoperto l’altra faccia di Tammy, con meno killer istinct sotto porta ma più visione periferica. Una serenità ritrovata anche per vicende personali: la compagna Leah è in dolce attesa, il fiocco blu è pronto a sconvolgere, in positivo, la quotidianeità del bomber inglese. Tra una partita e l’altra, Tammy inizierà un nuovo emozionante capitolo della sua vita. Tutto il resto arriverà dal campo, gol o assist non conta: la priorità per Abraham rimarrà sempre la Roma.

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