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Dal Campo

Qui Trigoria, Belotti alla finestra

L’ex Torino è stato assente anche nella seduta di allenamento di ieri mattina. Fatica e sudore per il gruppo sotto gli occhi di Mourinho: lavoro individuale per Wijnaldum

Andrea Belotti e Lorenzo Pellegrini

Andrea Belotti e Lorenzo Pellegrini (GETTY IMAGES)

Matteo Vitale
14 Dicembre 2022 - 07:00

Per Andrea Belotti questi giorni di ripresa dovevano essere utili per ricaricare le pile e iniziare il 2023 in maniera completamente opposta a quella in cui ha terminato la prima parte di stagione, fra acciacchi, pochi minuti e soltanto due gol segnati, entrambi in Europa League. Il 2022 non è stato decisamente l’anno del Gallo: 6 gol con la maglia del Torino, l’addio alla squadra di cui è stato fiero, stimato e degno capitano, l’arrivo a mercato (più che) inoltrato nella Capitale, il rigore sbagliato contro la sua ex squadra nell’ultima del 2022, Andrea ha tanta voglia di mettersi da parte un periodo poco fortunato, ma rischia di dover aspettare ancora.

Ieri non si è allenato con il resto dei compagni per un fastidio al flessore, proseguendo sulla triste scia che gli ha fatto anche saltare a pie’ pari la tournée in Giappone (ha seguito entrambi i match dalla tribuna, senza giocare neanche un minuto). Sarà sottoposto a terapie e nelle prossime ore il club cercherà di approfondire la situazione e capirla a fondo. Decisamente non una bella notizia per Mourinho, ha bisogno mai come ora dei gol dei suoi attaccanti. 

Anche belle notizie, però, per lo Special One. Ieri a Trigoria si è rivisto Georginio Wijnaldum, l’uomo più atteso, l’unico vero possibile acquisto top per la Roma nel mercato di gennaio. L’olandese sta proseguendo il lavoro con il suo programma personalizzato per ottimizzare i tempi di recupero e ieri ha svolto la prima seduta individuale all’interno del Centro Sportivo Fulvio Bernardini. Dopo giorni di palestra, scatti, cyclette e tapis roulant, Gini è tornato a respirare l’aria di quella che è stata casa sua per troppo poco tempo a causa dell’infortunio che lo ha tenuto fuori fino a questo momento. Da giorni ha iniziato a lavorare anche con la palla e ora non si attende altro che capire, in base a questi giorni di lavoro e controlli nella Capitale, quando Mourinho potrà cominciare (perché di fatto sarà un nuovo inizio), a contare su di lui. Dovrà essere Gini l’uomo della svolta per il centrocampo, dal punto di vista tattico e non solo.  

Per quanto riguarda il resto del gruppo, ieri i giocatori si sono allenati nella trasmissione rapida del pallone in spazi stretti, confermata la presenza in gruppo di Pellegrini, Spinazzola e Mancini, ormai pienamente recuperati e in rampa di lancio per un ritiro in Portogallo da protagonisti. Domani la squadra partirà intorno all’ora di pranzo, soltanto dopo aver riaccolto Matìas Viña e Nicola Zalewski, entrambi reduci da un Mondiale in Qatar non proprio indimenticabile. Il tecnico ha comunque apprezzato la scelta dei giocatori di ridursi i giorni di vacanza per farsi trovare pronti per la causa romanista. In particolare l’ex Primavera, che ha grande voglia di riscatto.

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