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Dal campo

In vista di Helsinki-Roma emergenza sulle fasce

Poche scelte in Europa League per i terzini: Karsdorp dolorante già a metà match col Napoli. Zalewski alle prese con la gastroenterite, Celik rientrerà soltanto contro il Verona

Rick Karsdorp

Rick Karsdorp

25 Ottobre 2022 - 07:00

A due soli giorni dalla fondamentale trasferta di Helsinki, provare a stilare una formazione credibile rientra fra gli esercizi di ardito ottimismo. Fuori causa i lungodegenti Wijanldum, Dybala e Darboe; squalificato Zaniolo (cui è stato incredibilmente prorogato in differita lo stop in Europa); da valutare con grande attenzione le condizioni di Pellegrini, uscito malconcio dal campo al termine del match contro il Napoli per una noia al flessore; acciaccato anche Matic. Già questo mini-elenco potrebbe bastare a far salire oltre il livello di guardia le preoccupazioni in vista di una partita di Europa League che appare già dirimente per il prosieguo del cammino nella competizione, classifica del girone alla mano. Ma il vero allarme nell’immediato riguarda le fasce. 

Celik è ancora out e per diretta ammissione di Mourinho si è appreso che non sarà disponibile prima del prossimo impegno in campionato, in programma lunedì 31 al Bentegodi con il Verona. Il suo alter ego designato fin dalla scorsa estate, Karsdorp, proviene da un mese e mezzo di stop, dopo il quale lo Special One ha rivelato che avrebbe preferito riproporlo in misura più graduale. Invece dopo i dieci minuti nel finale di gara con la Sampdoria, gli è toccato disputare dall’inizio la partita contro il Napoli, nella quale aveva peraltro il non invidiabile compito di soffocare sul nascere gli spunti di Kvaratskhelia. Un impegno cui non si è ovviamente sottratto, profondendo anzi la massima intensità possibile. «Ha giocato titolare a sorpresa per l’indisposizione di Zalewski - le parole di Mou domenica sera - ma non era in condizione di giocare tutto il match, poi è andato in difficoltà. Non aveva i 90 minuti e nell’intervallo non poteva sedersi, altrimenti si bloccava e gonfiava il ginocchio: è rimasto in piedi per dieci minuti». Tutt’altro che un buon viatico in vista di Helsinki.

E proprio Zalewski che ha dovuto cedere il posto last minute suo malgrado, rappresenta l’altra nota dolente di una fascia che in questa prima parte di stagione sembra attanagliata da qualche malefico sortilegio. Il polacco è stato fermato nella notte precedente alla gara con gli azzurri da una fastidiosa gastroenterite. Ma se non ci fossero ulteriori complicazioni, sarebbe l’interprete del ruolo più facilmente recuperabile per la sfida di coppa. E utilizzabile su entrambe le fasce. Perché se a destra si piange, a sinistra non si ride. Lo Spinazzola attuale sembra lontano parente dell’esterno pre-infortunio al tendine, che seminava avversari come birilli e imprimeva alle partite un cambio di passo difficilmente riscontrabile altrove. Lo stesso El Shaarawy è rientrato da poco da un lungo stop. Il vero sos è in corsia, almeno per giovedì.

 

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