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Dal campo

Zaniolo: ottimismo e cautela. Roma in ansia per Mkhitaryan

Domani riprendono i lavori. Nicolò non preoccupa ma per ora è out. Per l’armeno settimana decisiva: la sua presenza a Tirana sarebbe fondamentale

Zaniolo (As Roma via Getty Images)

Zaniolo (As Roma via Getty Images)

16 Maggio 2022 - 06:00

La Roma è al limite. L'ha detto José Mourinho alla fine di Roma-Venezia. Una partita che doveva essere una festa, che in parte c'è anche stata vista l'empatia ormai certificata tra squadra e pubblico al di là dei risultati, e un lancio verso la finale di Conference League di Tirana in programma il 25 maggio. Invece è stata l'ennesima partita garibaldina che la Roma si è dovuta giocare all'inverosimile e che ha lasciato l'amaro in bocca per quanto pareggiare con i veneti già retrocessi ha complicato il cammino per raggiungere l'Europa League attraverso il campionato. Venerdì a Torino la Roma sarà obbligata a vincere per non restare fuori dalle coppe (in attesa di un possibile e auspicato trionfo a Tirana).

Mou non potrà fare calcoli, forse non li avrebbe fatti neanche se la Roma avesse battuto il Venezia, ma ha già annunciato che non farà tanti cambi neanche contro i granata. E sì che qualche alternanza ha rappresentato anche una nota positiva, come il ritorno sul campo di Leonardo Spinazzola che ha giocato, dignitosamente facendo vedere a sprazzi anche qualcosa del suo repertorio, i primi 45 minuti. Poi, gestione o qualcosa di simile. Perché Zalewski e Karsdorp lo Special One li ha dovuti chiamare in causa per alzare la qualità della Roma non brillantissima del primo tempo. Sono usciti stremati i "titolarissimi" e non può essere altrimenti. Ne parliamo abbondantemente in una pagina dedicata. Ma le apprensioni vengono anche da chi sabato sera non ha preso parte alla partita con il Venezia.

La novità alla lettura delle formazioni è stata la mancata convocazione di Nicolò Zaniolo e Felix. Risentimento al quadricipite destro per il primo e fastidio al ginocchio destro per il secondo. Entrambi non preoccupano in maniera eccessiva in vista dei prossimi e ultimi due impegni di stagione. Le condizioni dei due giocatori verranno valutate giorno dopo giorno ma la sensazione è che entrambi, anche se «infortunati, non hanno riposato», come ha chiarito Mourinho, dovrebbero recuperare se non già per il Torino sicuramente per Tirana. La Roma riprenderà domani a correre verso la partita con i granata che chiuderà le 38 giornate di campionato e certamente non ci sarà Mkhitaryan.

È l'armeno che tiene in maggior ansia José Mourinho in vista della finale di Conference League contro il Feyenoord. Henrikh si è fermato a Leicester e si è subito parlato per lui di quasi un mese di stop (non meno di 20 giorni, il primo bollettino a 48 ore dalla lesione). La sua assenza sta pesando in casa giallorossa: in sua assenza è arrivata "solo" la vittoria con gli inglesi al ritorno. Mou gli aveva affidato la cabina di regia, vista la classe e l'esperienza. Ora per Tirana intimamente sia lui che tutti i romanisti ci sperano, ma è presto per fare previsioni certe.

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