ASCOLTA LA RADIO RADIO  
LE PAROLE

Roma-Venezia, Mourinho: "Abbiamo dato il massimo. Vogliamo vincere la coppa"

Il tecnico: "Dobbiamo ringraziare i tifosi. La gente sente e sa che diamo tutto quello che abbiamo. I tre giocatori non convocati non stanno riposando: sono infortunati"

José Mourinho (Getty Images)

José Mourinho (Getty Images)

La Redazione
14 Maggio 2022 - 21:18

Si è da poco conclusa Roma-Venezia che finisce 1-1. I giallorossi sono riusciti a recuperare nel secondo tempo lo svantaggio dei lagunari che sono passati in vantaggio dopo circa 50 secondi. Con la strada subito in salita, i giallorossi hanno dominato il campo in ogni aspetto con ben 46 tiri totali e il 68% di possesso palla. Nonostante tutta questa mole di gioco, la Roma ha trovato ila rete solo al 76' con Shomurodov che ha calciato in porta il pallone con grande potenza, dopo il tentativo murato di Pellegrini. Un po' di amarezza per José Mourinho, che ha parlato al termine della gara.

Mourinho a Dazn

Grande festa, ma nessuna vittoria.
"Grande festa, siamo stati noi a ringraziare la gente. Siamo noi che dobbiamo ringraziarli. La gente sente e sa che diamo tutto quello che abbiamo. Se non facciamo meglio è perché non ci riusciamo. Siamo noi a doverli ringraziare. Quello che si è visto, la reazione del pubblico al nostro tentativo di ringraziarlo è speciale. Io ho vissuto stadi così, ma dopo la vittoria del campionato. Sicuramente San Siro sarà così, dopo che una tra Inter e Milan vincono il campionato. Questo mi fa pensare ancora di più che la gente e questo club sono speciali. O siamo noi che stiamo facendo qualcosa di speciale. Però non possiamo smettere di ringraziare la gente. Promettiamo che daremo sempre tutto come abbiamo fatto oggi. Questo sforzo, professionalità che mettiamo sempre lo possiamo promettere. Vincere No. Abbiamo ancora due partite, con la coppa e considero l'ultima partita la più importante per noi. Andiamo a Tirana con l'obiettivo i prendere la coppa".

Come sta lavorando mentalmente per la trasferta di Torino?
"Non è facile per noi come avete visto. Cambiamo tre o quattro giocatori e andiamo in difficoltà. Ci sono alcuni come Pellegrini, Smalling eTammy che giocano tutti i minuti. Siamo al limite. Siamo in questa situazione in cui dobbiamo lottare per ogni punto e dovremo farlo anche venerdì dove dovremo sperare in un po' di forza mentale in più che ci può aiutare per la finale":

Ci sono novità sugli infortuni?
"I tre giocatori che non sono venuti non sono stati lasciati fuori per riposare. Sono infortunati".

Le piacerebbe rimanere più a lungo?
"Io sono venuto qui lo scorso anno e ho già detto che sarei rimasto il prossimo anno. Certo che rimango più di un anno. Ho altri due anni di contratto. I tifosi devono stare tranquilli sulla nostra professionali. Li sentiamo dentro di noi e facciamo il massimo. Non posso entrare inq uello spogliatoio ed essere dispiaciuto con qualcuno. Gol sbagliati, errori fatti, hanno dato tutto".

Mourinho a Sky Sport

Il giro di campo e un abbraccio del pubblico nonostante un risultato negativo. Che cosa è nato?
"Siamo noi che abbiamo cercato di ringraziare il pubblico, la gente. Dopo la fine è stata una volta di più 'famiglia', di nuovo. Però l'obiettivo è sempre stato che noi ringraziavamo loro. C'è un modo in cui possiamo ringraziare sempre, che è dare sempre tutto e lo abbiamo fatto anche oggi. Questo modo di ringraziare è tutto quello che abbiamo da dare. Poi se possiamo anche dargli un titolo e vincere una competizione, io direi che è meritato per noi, ma veramente meritato per loro. Sono loro che meritano di più. Questo quando succede al Milan o all'Inter quando vincono il campionato è una cosa, io penso che qui significa molto di più, perché la sensazione di 'famiglia' quando si vince c'è sempre, quando non si vince è una storia diversa. Questo club o è stato sempre o adesso è un club veramente speciale con gente veramente speciale. Abbiamo dato tutto meritando di stravincere, ovviamente giocare con l'uomo in più tutto quel tempo ti dà possibilità di fare quello che abbiamo fatto dominando e creando ma non abbiamo segnato. Un abbraccio a tutti quelli del Venezia, ai suoi professionisti, la sua gente, sperando che il prossimo anno possano tornare in A".

Le grandi squadre sono grandi anche per l'attenzione al dettaglio. La gara vostra è partita con una distrazione, è un elemento su cui può lavorare?
"Se noi possiamo pensare a dove potevamo fare di più durante la stagione, io dirò esattamente il contrario, cioè che siamo sicuramente una delle squadre che crea di più e che il numero di gol in percentuale con tutto quello che abbiamo creato è quello che possiamo migliorare e dire ' Wow, bastava 6-7 gol in più e avevamo qualche punto in più. Difensivamente di solito siamo concentrati e non concediamo tanto, specialmente negli ultimi tre mesi, ma oggi è successo così. Poi abbiamo avuto una reazione sufficiente per vincere la partita. Qualche volta contro dieci magari non è più facile perché loro hanno messo tutti dentro e dietro la porta però è ovvio che siamo una squadra con qualche difficoltà in questo momento. Stiamo giocando ai limiti del rischio, con Pellegrini, Cristante, Tammy, Smalling, Ibanez...siamo nel limite del rischio. Però è un rischio che dobbiamo continuare a correre per una partita in più e poi penseremo alla finale".

In chiave Tirana, le condizioni di Zaniolo? Oggi ha riposato?
"No, nessuno ha riposato. Tutti quelli che non c'erano oggi come Micki, Zaniolo e Felix erano infortunati e indisponibili. Per Tirana vediamo, prima pensiamo al Torino e poi vedremo per la gara di venerdì".

Mourinho in Conferenza stampa

Un giudizio sul rientro di Spinazzola?
"Spina non ha avuto l'opportunità di giocare al di là dei 5 minuti di Firenze. Gli manca ancora qualcosa, ma ha fatto abbastanza bene, secondo me. Dopo l'ammonizione e lo svantaggio, un modo diverso di giocare nel secondo tempo, con tre difensori centrali e poi due ho fatto il cambio, ma penso sia un bel momento per lui, sta tornando a sentirsi giocatore. In queste due partite che mancano possiamo sentire che possiamo contare su di lui. Non per 90 minuti, ma si sente di nuovo un giocatore. L'anno prossimo sarà un grande giocatore in più".

L'abbiamo vista molto emozionata sotto la Curva Sud…
"Emozionato, ma anche frustrato. Questa gente merita tutto. Hanno trasformato una situazione di professionisti che volevano ringraziare loro in una festa che interpreto in un modo, che è che dobbiamo dare quello che abbiamo e quello che non abbiamo in queste ultime due partite. Quello che si è visto oggi qui lo si vedrà a San Siro alla fine del campionato, non credo che nel mondo si vede una roba così per una squadra che finirà dove finiremo noi. Posso interpretarlo come un ultimo abbraccio prima della finale, però una cosa incredibile, un fenomeno sociale assolutamente incredibile. Magari voi potete spiegare qualcosa che non capiamo, ma ho vissuto cose così dopo aver vinto campionati, non dopo un pareggio in casa e nella posizione di classifica in cui finiremo".

Vorrà che l'Olimpico faccia festa per uno scudetto. È questo che chiederà alla società?
"Al di là di quello che possa succedere, ho un compromesso con la società e adesso ho un compromesso con la gente. Io rimango qua, non c'è storia. Ovviamente mi piacerebbe, l'anno prossimo, fare un grande salto di qualità in modo di poter pensare di vincere quello che tu sai che mi piacerebbe vincere, ma penso che non sia facile. Dobbiamo continuare a fare le cose con equilibrio, nel modo in cui è possibile farle. La gente magari pensa che possiamo prendere certi giocatori, in questo momento pensiamo a vincere le due partite che mancano. Un ultimo sforzo di questa gente fantastica che ho nello spogliatoio e poi vediamo quello che è possibile fare. Mbappé non viene l'anno prossimo, sicuramente (ride, ndr)".

Perché Zaniolo in panchina?
"Zaniolo è infortunato. Nessuno dei tre giocatori assenti, Zaniolo, Mkhitaryan e Felix, era disponibile. Mi sarebbe certamente piaciuto avere almeno uno dei tre in panchina. Non so se ce la faranno per venerdì o per la finale, abbiamo bisogno di loro tre. Abbiamo necessitò di recuperarne almeno uno o due".

Non so quante volte le sia capitato di tirare 46 volte…
"Sono tanti tiri. Giocare per un'ora contro 10 dà più possibilità di tirare. Non dico sia più facile giocare contro 10 uomini, perché si difende di più. Non è una critica, anche io ho fatto così in passato. Tanti tiri, tanti pali, tante palle gol, la percentuale di gol fatti non è proporzionale a quello che abbiamo creato ed è sempre stato così, oggi è stata una partita che lo dimostra".

© RIPRODUZIONE RISERVATA