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Le parole

Cristante: "Il ritorno sarà una battaglia. In Europa possiamo dire la nostra"

Il centrocampista nel post partita: "Giochiamo davanti ai nostri tifosi e dobbiamo fare una grande prestazione. Sono contento di come sta andando la stagione"

Bryan Cristante (AS Roma via Getty Images)

Bryan Cristante (AS Roma via Getty Images)

La Redazione
28 Aprile 2022 - 22:25

Bryan Cristante ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport nel post partita del match fra Leicester e Roma, terminato 1-1. Di seguito le sue parole:

Le sensazioni per la gara di ritorno: che partita ti aspetti? Maddison è quello da tenere d'occhio di più? 
"Si sono mossi tanto loro, e bene, anche Maddison. Andando avanti poi abbiamo capito meglio i movimenti e siamo riusciti a essere più coperti. Sarà un'altra battaglia come oggi, dura, ma giochiamo in casa e dobbiamo fare un'altra grande prestazione". 

Per un'ora la Roma è stata all'altezza della situazione contro una squadra di Premier.
"Sì, tra quest'anno e anche la scorsa stagione abbiamo dimostrato che in Europa possiamo dire a nostra. Sappiamo che in Premier vanno forte e hanno un ritmo alto ma li sappiamo gestire bene, lo abbiamo fatto anche oggi e ora c'è la partita più importante del ritorno". 

Avete accorciato le distanze dalle prime quattro della Serie A?
"Sì, abbiamo fatto vedere che quando stiamo bene e abbiamo la testa ce la possiamo giocare con tutte. Ci mancava la continuità, che abbiamo trovato però nella seconda parte. Per stare con le prime quattro bisogna averla tutto l'anno. Ora finiamo questa stagione e poi si vedrà".

Sei consapevole di questo tuo nuovo ruolo? Sei arrivato dall'Atalanta come giocatore offensivo e ora sei stato spostato completamente indietro: ti sei accorto di essere diventato fondamentale?
"Sì, me ne ero accorto già da un po'. Sono sempre stato più indietro come posizione, poi più partite giochi in una posizione più ne capisci i segreti. Sono contento di come sta andando la stagione". 

C'è stato un momento nel secondo tempo in cui hai allargato le braccia forse perché non avevi un compagno per dialogare. Cosa chiedevi ai compagni?
"No, sono situazioni di gioco. In una partita ci sta qualche sbracciata, qualche momento di stanchezza, sicuramente secondo me potevamo fare meglio qualche ripartenza. Se, una volta recuperato il pallone, fossimo usciti meglio con il primo o il secondo passaggio, potevamo metterli ancora più in difficoltà". 

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