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Inter-Roma, Moruinho: "Siamo cresciuti, ma loro sono i più forti"

"Anche se il risultato è molto simile a quello dell'andata e anche di Coppa Italia, il modo in cui abbiamo giocato è completamente diverso"

José Mourinho durante Inter-Roma (Getty Images)

José Mourinho durante Inter-Roma (Getty Images)

La Redazione
23 Aprile 2022 - 18:28

Inter-Roma finisce 3-1. La trentaquattresima giornata di Serie A finisce con una sconfitta per i giallorossi che si fermano contro gli uomini di Inzaghi. Partita molto difficile per Pellegrini e compagni che non sono riusciti a portare a casa un risultato utile. Si ferma così la striscia positiva di Mourinho, che non perdeva in campionato dal 9 gennaio. Nel primo tempo della partita, Dumfries e Brozovic hanno portato in vantaggio l'Inter 2-0, mentre nei secondi 45' ci ha pensato Lautaro a calare il tris. Mkhitaryan ha cercato di opporsi ai tre segnando la rete del 3-1 finale. Al termine della partita, José Mourinho ha parlato ai microfoni di Dazn e della società nel post partita. Ecco le sue parole:

DAZN

Perché l'Inter è migliorato nel secondo tempo? Cosa è successo?
"Loro sono l'Inter. Sono la squadra più forte del campionato con giocatori più bravi in tutti gli aspetti, tecnico fisco. Io lo dico, però, anche con rispetto, che ci sono tanti animali, nel senso positivo, nella loro squadra. Sono veramente forti. Per vincere contro l'Inter o in un momento in cui loro stanno in difficoltà in qualche settimana in questo campionato, devi essere perfetto. E noi non siamo stati perfetti. Siamo stati bravi, ma non perfetti. abbiamo avuto una palla gol sullo 0-0, che non abbiamo sfruttato, quella di Mancini. Poi hanno fatto l primo gol con una palla in profondità. Anche la seconda è una palla persa nostra e poi in profondità. A fine primo tempo siamo arrivati con un feeling negativo. Siamo stati bravi, ma poi abbiamo avuto un break mentale, un calo di fiducia negli ultimi dieci minuti.. Nel secondo tempo abbiamo preso un gol su palla inattiva. Una situazione che i miei giocatori conoscevano bene perché ne abbiamo parlato molto. Senza Cristante abbiamo perso un giocatore importante su palla inattiva. E dopo abbiamo avuto il coraggio di giocare. Perdere una partita dopo 3 mesi e dopo 12 partite di Serie A, preferisco farlo con una squadra che è più forte di noi. Sono contento per Sozza perché è un ragazzo che ha avuto una partita difficile. L'Inter gioca per lo scudetto, kla Roma veniva qui per fare risultato in una gara difficile. Ha avuto una buona gara con solo 19 partite in Serie A. Penso che entrambe le squadre lo abbiano aiutato ad avere una buona prestazione. Noi ora dobbiamo riposare per seguire il sogno di andare in finale di Conference che sarà una gara difficile giovedì. Ripeto, preferisco perdere contro una squadra più forte".

Quanto manca alla Roma per avvicinarsi a diventare una big?
"Manca tempo, lavoro, crescita di giocatori. Zalewski, che ha tanta qualità, è un bambino che fa ancora degli errori. Ci sono delle squadre come l'Inter che paga per avere Gosens in panchina. Noi non paghiamo per avere Gosens in panchina, noi lavoriamo con Zalewski per farlo crescere. Ma è un esempio isolato. Penso che la squadra è molto più squadra di quello che era tre mesi fa su tutti i livelli. La nostra proposta di gioco oggi è stata molto positiva. Se non abbiamo segnato è merito loro. Noi abbiamo cercato strategicamente di creare situazioni. Loro sono bravi, Skriniar è molto forte individualmente. De Vrij non ha paura di giocare a uomo conto Abraham. Perisic e Dumfries sono fortissimi nei duelli individuali e a creare pericolo davanti. Loro sono una squadra molto molto brava e non sono dispiaciuto per niente con i miei. Oggi se avessimo giocato contro una squadra di metà classifica avremmo vinto".

Quel coro cosa le ha lasciato?
"Io amo l'Inter, l'Inter ama me, ma voglio vincere tutte le partite. Non giochiamo più con l'Inter, con il Milan, con la Juve o con il Napoli. Adesso posso dire che spero l'Inter vinca il campionato. Prima della partita volevo vincere e dimenticare dove stavamo giocando. Amo l'Inter, ma anche la Roma, il mio lavoro e noi siamo pagati per vincere".

Nella preparazione della partita cosa avevi pensato?
"Volevamo prenderli alti. Ma quando prepari una partita contro l'Inter trovi sempre dei problemi. Se pressi di qua loro sono più bravi di là. Se giochi più diretto loro sono più bravi. Se vuoi costruire da dietro a tre come facciamo noi, hanno questa routine con Barella che salta il terzo. Loro hanno questa cultura tattica da tre anni, da quando c'era Conte ad ora con Inzaghi. Se gli crei un problemi loro te ne creano un altro. Anche se il risultato è molto simile a quello dell'andata e anche di Coppa Italia, il modo in cui abbiamo giocato è completamente diverso. La Roma è una squadra che cresce. Ovviamente il risultato è sempre importante, ma il modo come si gioca è importante. Sono contento dei ragazzi. Se avessimo fatto l'1-0 noi la gara sarebbe stata diversa e loro avrebbero sentito la pressione. essere sotto 1-0 sarebbe stato difficile per loro perché volevano la pressione. Il calcio è così, se giochi contro una squadra più forte di te hai bisogno di essere forte in tutti gli aspetti e avere una stella dalla tua parte. Complimenti a loro, a Sozza, sono contento perché è un giovane ragazzo che ha fatto bene. Magari ha sbagliato qui o lì, ma da fuori mi è sembrato un bel lavoro. La settimana scorsa se fosse stato lui l'arbitro invece di Di Bello avremmo avuto tre punti in più".

Roma Tv

Stasera abbiamo giocato contro una squadra di qualità
"Prima di tutti voglio dare un abbraccio da parte dello spogliatoio a Luciano e a Fabio Rossi. Luciano ha perso la mamma oggi e Fabio la nonna, ma sono stati qui a lavorare con noi. Nei primi venticinque o trenta minuti eravamo in controllo e abbiamo giocato alla pari senza problemi. Abbiamo sbagliato la palla gol più grande. Sembrava dentro il tiro di testa di Mancini e dieci minuti dopo eravamo sotto 1-0. Abbiamo perso fiducia e autostima. Magari anche lo stadio ha dato più forza all'Inter. Nello secondo tempo abbiamo giocato alla pari, con i problemi normali di giocare contro una squadra di qualità che ha tante soluzioni. Loro sono bravi in attacco e in difesa. È stata una partita difficilissima per il nostro attaccante. Skriniar, De Vrij e Brozovic sono giocatori molto forti fisicamente e tecnicamente. È difficile giocare contro di loro e sono dispiaciuto per al sconfitta. Ma non lo sono per i ragazzi. Non ho perso il sentimento di fiducia per quello che dobbiamo fare fino alla fine del campionato".

La Roma ha ancora molto da giocare
"Sì. queste ultime partite sono state dure contro il Napoli e Inter in trasferta. Ora tocca al Leicester che è una realtà diversa, con una cultura diversa di un paese in cui si gioca con grande intensità. Sarà difficile per noi, come lo saranno tutte le partite che mancano alla fine del campionato. Dal quinto all'ottavo c'è una lotta importante. Nella semifinale di Conference cercheremo un risultato positivo a Leicester perché in casa lo stadio sarà piccolo per la gente che verrà. I romanisti sono il top. Anche oggi lo sono stato".

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