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Biglietti: via alle compensazioni per il Cagliari, attesa per il Genoa

I tifosi non estratti tra i 5.000 fortunati presenti allo stadio potranno scegliere, entro e non oltre le 18 di giovedì 3 febbraio, tra tre diverse soluzioni di rimborso

La Curva Sud in Roma-Spezia (AS Roma via Getty Images)

La Curva Sud in Roma-Spezia (AS Roma via Getty Images)

25 Gennaio 2022 - 13:30

È iniziata ieri mattina la procedura di compensazione per Roma-Cagliari. I tifosi che non hanno assistito alla partita contro i sardi perché non estratti tra i 5.000 a cui è stato concesso di entrare allo stadio Olimpico a causa delle restrizioni anticovid potranno scegliere, entro e non oltre le 18 di giovedì 3 febbraio, tra diverse soluzioni: ricevere il biglietto omaggio per gli Ottavi di Finale della Uefa Europa Conference League, in programma allo stadio Olimpico il 10 o 17 marzo 2022 (in caso di particolari disposizioni relative alla riduzione della capienza degli stadi, potrebbe non essere garantito lo stesso posto dell'abbonamento); donare il valore del rateo della singola partita per il progetto di Roma Cares "Calcio con il Cuore"; ricevere un voucher del valore del rateo della singola partita; ricevere un rimborso monetario del valore del rateo della singola partita. La procedura può essere attivata in maniera autonoma, inserendo il proprio PNR all'interno della pagina dedicata che attivata ieri e sarà possibile inserire un solo PNR per singola richiesta. Della compensazione potrà beneficiare anche chi si è aggiudicato l'estrazione di Roma-Lecce di Coppa Italia: la partita infatti è stata considerata un regalo da parte del club ai suoi abbonati. Se l'abbonato non darà seguito alla compensazione, terminati i giorni di attività della procedura la Roma devolverà il valore del rateo della singola partita alle iniziative di Roma Cares.
Nel frattempo la Roma e i suoi tifosi sono in attesa di capire alla ripresa, col Genoa, che cosa succederà sugli spalti. Mourinho ha detto che si aspettano lo stadio più pieno, molto dipenderà dall'andamento dell'epidemia, ma la speranza di non rivedere solo 5.000 persone sembra essere incoraggiata dagli ultimi dati.

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