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Le parole

Mourinho: "Domani non sarà facile ma vogliamo cercare di vincere"

Il tecnico giallorosso in conferenza stampa: "L'obiettivo in Conference è andare più avanti possibile. Vincere la prima edizione sarebbe qualcosa di storico"

José Mourinho (Getty Images)

José Mourinho (Getty Images)

La Redazione
08 Dicembre 2021 - 17:45

Josè Mourinho ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa in vista della gara di Conference League contro il Cska Sofia. Queste le parole del tecnico portoghese.

Sulla gara di domani.
"Ci dobbiamo dare la possibilità di arrivare primi e vincere. Sappiamo che non sarà facile, per me il CSKA è meglio rispetto ai punti che ha. Anche contro di noi il risultato non era giusto e vero, la partita è stata difficile e sicuramente anche domani sarà così, ma cercheremo di vincere. Per domani non abbiamo recuperato nessuno e lasceremo qualcuno fuori. Avremo una struttura con 3-4 o 5 titolari per dare una forma alla squadra, insieme ad alcuni giovani che abbiamo preso. Vogliamo cercare di vincere, rispettiamo il Cska Sofia ma resta quello l'obiettivo".

Il risultato di domani può influire sul resto della stagione? Quale sono le vostre ambizioni in Conference League?
"Il risultato di domani no perché siamo già qualificati. Ovviamente decide il primo posto, noi vogliamo continuare a giocare in questa competizione, ma domani possiamo definire solo primo o secondo posto. Ora la Conference avrà 8 squadre che scenderanno dall'Europa League, bisogna aspettare però non possiamo nascondere che vogliamo andare il più avanti possibile".

Quanto è cambiato dal primo trofeo vinto?
"Sono tanti anni, ma ho la stessa passione e la stessa missione, magari ho pù tranquillità ed esperienza, per affrontare i momenti diversi che trovi durante la stagione. In quella stagione avevo il sogno di vincere la Champions, questa volta sogno di vincere la Conference League. Sono copppe diverse ma è questa la competizione che giochiamo. È la prima e vincerla sarebbe anche un momento storico".

Cosa le ha dato l'entrare in contatto con leggende del calcio bulgaro?
"La generazione bulgara degli anni '80 e '90 è stata un'epoca d'oro. In portogallo si può parlare di invasione di giocatori bulgari di grande qualità. È per questo che rispetto Stoichkov, non erano solo gente di qualità ma anche persone brave ed educate. Ho tanto rispetto per loro e oer quello che hanno fatto. A Barcellona ho trovato il numero uno del calcio bulgaro, che è Hristov. L'anno scorso ho giocato due volte con il Ludogorets, e quando parto penso sempre di ritrovare qui amici. Domani però nei 90 minuti non ci saranno amici".

Mourinho a Roma tv

"Se non vinciamo noi magari c'è una sorpresa in Ucraina e dopo non la sfrutti in modo positivo. Dobbiamo andare e cercare di vincere, ovviamente. Al di là delle ultime due partite di campionato, bisogna terminare questo ciclo di sconfitte e non arrivare alla terza, sarebbe ovviamente meglio. I risultati sono conseguenze di tanti problemi. Non è un periodo di risultati negativi. È un momento generale di problema che ti porta a risultati negativi. Rui Patricio, Smalling e Mkhitaryan non viaggiano con la squadra. Rui le ha giocate tutte, bisogna farlo respirare anche se è un portiere e dare una possibilità a Fuzato di giocare, perchè non lo ha mai fatto in questa stagione. Smalling ha avuto un infortunio duro, sei settimane di stop, e ha giocato a causa delle difficoltà tre partite di fila in una settimana. Mkhitaryan gioca sempre, ogni minuto, anche ora che è stato spostato a centrocampo dove fa più chilometri e con più intensità, un gioco diverso per lui. Loro tre rimarranno a Roma, oltre agli infortunati che già conosciamo, come Pellegrini, El Shaarawy e Carles Perez. Con tutti gli altri andiamo lì a cercare di vincere e dopo vediamo se ci aspetta qualche sorpresa in Ucraina".

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