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Var, Totti insorge: "È una vergogna! Così cambiano i campionati. Rocchi e Fabbri vengano in tv"

La leggenda giallorossa ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "Perché abbiamo messo il Var? Perché non chiediamo agli arbitri di dare una spiegazione?"

, di LaPresse

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La Redazione
02 Dicembre 2018 - 21:52

Colpita dall'ennesimo errore arbitrale della stagione, la Roma ha deciso di mandare ai microfoni di Sky e Roma TV solamente Francesco Totti. La leggenda giallorossa ha parlato dell'episodio del rigore su Zaniolo e della prova dei ragazzi di Eusebio Di Francesco. Queste le sue parole. 

Totti a Sky

Ci siamo divertiti tantissimo, tanto volume di gioco. Cosa ti ha colpito di più?
"E' stata una partita giocata da due grandi squadre a viso aperto. Azioni. Pali. Rigori non dati. Una partita molto eccitante da vedere".

Rigore non dato.
"Io sono qui solo per quello. Ma c'è poco da vedere penso, l'abbiamo visto tutti".

Passano i replay dell'azione.
"C'è poco da spiegare. Ci chiediamo tutti come . È una vergogna. Lo abbiamo visto tutti allo stadio da uno schermo molto molto più piccolo. Perché non chiamate loro e non danno loro una spiegazione a questo? Abbiamo messo il Var per questo. Ha fischiato fallo a sfavore, non so per quale motivo. Non so chi c'era al Var... Fabbri. Stava vedendo un'altra partita. Scherziamo, ridiamo, tutto quello... Ma così non si può andare avanti. A Coverciano, a Milano, riunioni per la Var, non Var, poi vediamo questi episodi. Non si può andare avanti così. Non solo la Roma, può capitare una cosa così anche a un'altra squadra. Ma non si può andare avanti così".

Siamo tutti d'accordo.
"Sarebbe da chiamare Rocchi e chiedere. Non si può andare avanti così. Di cosa parliamo?".

Si discute dell'episodio in studio.

Incomprensibile che non si vada a rivedere.
"Non stiamo cercando alibi, però sicuramente cambia la partita. Potresti andare in vantaggio. Azione successiva fallo su Zaniolo e si prende il gol. Sono cose importanti. Cambia tutta la partita e possono cambiare anche i campionati".

Zaniolo è un patrimonio del calcio italiano?
"Sembra un veterano, sta dimostrando il proprio valore. Man mano che riesce a trovare la continuità, dimostra di essere esplosivo, di avere forza, tecnica, di avere tutti i mezzi di diventare un grande calciatore. Ma non facciamoglielo sentire, perché se poi cambia rotta per colpa mia... Non voglio questa responsabilità eh! (ride, ndr)".

La reazione della squadra
"Il pubblico c'è sempre. L'amore c'è sempre tra il pubblico e la Roma. Bisogna fare i complimenti alla squadra che è già riuscita a qualificarsi in Champions. Siamo convinti che con la forza dei ragazzi e del mister potremo riuscire i nostri risultati".

Le difficoltà della Roma vengono anche dalle assenze, dai moduli... Cosa vedi dalla partita di oggi?
"Fino ad oggi alti e bassi. Non da grande squadra, però alla fine già siamo passati agli ottavi di Champions. Stiamo cercando di riconquistare fiducia e compattezza, la consapevolezza di essere una grande squadra. L'allenatore sta cercando anche il modulo migliore. Oggi abbiamo dimostrato di essere la squadra che tutti vogliamo, levato il punto, anche se oggi chi meritava di vincere durante la partita era la Roma".

Peccato che vai via, tra due minuti arrivava Spalletti.
"Eh... Va bene, ciao! Facciamo una tavola rotonda".

Totti a Roma TV

"Io penso che sia una cosa vergognosa quello che è successo. Tutti hanno visto il fallo su Zaniolo. Non riesco a capacitarmi, non dico di Rocchi, che può essere coperto o meno, ma di Fabbri che sta davanti allo schermo e non lo ha chiamato. Non trovo le parole, ogni aggettivo sarebbe sbagliato. Vergognoso sarebbe il più appropriato. Vorrei che uno di loro venisse qui in tv a spiegare perché non lo hanno chiamato. Lo dicessero in tv. Il secondo era ancora meno visibile del primo. Il primo ci ha cambiato la partita, da 1-0 per noi a 1-0 per loro. E quando andiamo sotto in questo periodo è difficile riprenderci. Oggi sono stati bravi tutti dal primo all'ultimo: grande carattere, grande forza fisica. E c'erano anche molti giovani".

Una settimana particolare dopo il Real. C'è stato un discorso, un cambiamento?
"Nello spogliatoio rispetto agli altri dirigenti riesco a capire un po' di più tante cose che non riusciranno mai a capire, ma non voglio mettermi davanti a tutti e prendermi i complimenti, voglio stare dietro le quinte e dare una mano alla società, al mister, ai compagni. Cerchiamo di tirar fuori il meglio da tutti quanti e io quello che posso fare cerco di farlo".

Come se ne esce?
"Ne usciamo con la grande prestazione della squadra di questa sera. E poi tutto il resto. Poi si fanno riunioni a Coverciano, a Milano... Ma concretizzando, non mi sembra che le cose che ci erano state dette siano state rispettate. Certe riunioni sono inutili, parla il campo. Se non metti in pratica ciò che dici di voler fare, è inutile. Bisogna fare qualche cambiamento. Vorrei sentire le parole di Fabbri, se era collegato... Anche perché non vedo altri spiegazioni".

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