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La querelle

Chiellini: "Balotelli e Felipe Melo erano mele marce". Scoppia la polemica

L'attaccante del Brescia risponde su Instagram: "Avresti potuto dirmelo in faccia". Il brasiliano: "Facile parlare male degli altri attraverso un libro"

, di LaPresse

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La Redazione
09 Maggio 2020 - 15:12

Polemica nel mondo del calcio tra Giorgio Chiellini, Mario Balotelli e Felipe Melo. Il difensore della Juventus, nella sua autobiografia fresca di stampa, ha accusato i due ex compagni, il primo in Nazionale, il secondo in bianconero, di essere "mele marce". "Balotelli è una persona negativa. In Confederations Cup - si legge nel libro - nel 2013, non ci diede una mano per niente. Roba da prenderlo a schiaffi. Uno anche peggio era Felipe Melo: il peggio del peggio. Con lui si rischiava sempre la rissa. Lo dissi anche ai dirigenti: è una mela marcia".

Le risposte di Balotelli e Melo non si sono fatte attendere. L'attaccante del Brescia ha affidato ai social la replica al difensore juventino: "Io almeno ho la sincerità e il coraggio di dire le cose in faccia. Tu dal 2013 - scrive Balotelli in una Instagram Story - avresti avuto tante occasioni per farlo, comportandoti da vero uomo. Ma non l'hai mai fatto. Chissà cosa dirai un giorno dei compagni di oggi, strano capitano... Se questo vuol dire essere un campione, allora preferisco non esserlo. E alla maglia azzurra non ho mai mancato di rispetto".

Ancora più dure, se possibile, le parole di Felipe Melo. Il brasiliano ha risposto all'ex compagno attraverso un'intervista rilascia a Gazzetta.it: "Prima di tutto, sarebbe interessante conoscere gli episodi ai quali si riferisce. Per me non c'è problema a rispondere a 'questo difensore'. Quando ero a Torino - prosegue il centrocampista ora al Palmeiras - non ho mai mancato di rispetto a nessuno. A questo punto, però, per lui non ne ho per nulla. Si rischiava la rissa? Beh, lui se la faceva sempre addosso... E poi, scusate, troppo facile parlare male degli altri con un libro. Forse 'questo difensore' - aggiunge il brasiliano - è ancora arrabbiato con me perché, quando sono andato al Galatasaray, abbiamo dato loro degli 'schiaffi' eliminandoli dalla Champions League. Battemmo anche l'Italia 3-0 nella Confederations Cup 2009, forse rosica anche per questo. E a livello internazionale non ha vinto niente. Ha dimostrato - conclude - di essere poco professionale. Questa è mancanza di rispetto, certe cose devono restare negli spogliatoi".

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