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Alisson: "Essere capitano non cambierà le mie caratteristiche"

Il portiere della Roma indosserà la fascia domani durante l'amichevole del Brasile contro la Russia a Mosca

La Redazione
22 Marzo 2018 - 16:29

Prosegue il momento d'oro di Alisson. Autore di una splendida stagione con la maglia della Roma, il portiere venticinquenne domani sarà il Capitano del Brasile nell'amichevole contro la Russia. "È un onore ricevere questa fiducia da Tite. Ci sono diversi leader qui e ognuno di noi ha una leadership. La turnazione dei capitani? Quello che fa Tite è molto bello e ci porta sicurezza e responsabilità. Non cambierà nulla nelle mie caratteristiche e nel mio modo di giocare. Io parlo molto in campo, coinvolgo i difensori e guido la difesa. A volte l'allenatore chiama i portieri per dare alcune indicazioni alla squadra. Per me non cambia nulla. Chi vede le mie partite, sa che io gesticolo sempre e parlo tanto, è un modo per restare concentrato. Il Brasile ha avuto sempre grandi capitani e quelli che restano impressi, sono quelli che alzano al cielo le coppe. Cafu è stato quello che ho vissuto di più. Credo che sia stato un capitano molto buono per la Seleçao". 

Roma e Mondiali

"Il mio momento nella Roma è molto buono. Ho lavorato tanto sin dal primo giorno. Sono arrivato là determinato, pensando di essere un titolare. Ho dovuto aspettare un po' di più di quanto pensassi, ma ho imparato molto. Sono entrato nel modo giusto. E' un modo per onorare Dio e chi mi è stato vicino nei momenti difficili. Ho ricevuto molta fiducia anche dallo staff tecnico brasiliano e se mi trovo in questo stato di forma è anche grazie a loro". Su Russia 2018. "Si sente già un po' il clima mondiale. Siamo in Russia e abbiamo l'opportunità di vivere l'atmosfera del paese ospitante. La Russia è diversa dalle squadre che affrontiamo in Sud America, sarà un test importante. La palla dei Mondiali? Mi piace, non la trovo molto differente dalle altre, le traiettorie cambiano abbastanza, ma dobbiamo convivere con queste difficoltà. Il freddo non è un problema, perché molti di noi giocano in Europa dove ci sono inverni rigidi ed il campo è in ottime condizioni".

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