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De Zerbi: "Il 4-0 di Roma ci fa ancora male. Dobbiamo giocare da Brighton"

L'allenatore del club inglese alla vigilia del match con i giallorossi: "La sfida dell'andata ci è servita da lezione. C'è ancora tanto margine di miglioramento"

De Zerbi in conferenza stampa

De Zerbi in conferenza stampa

La Redazione
13 Marzo 2024 - 16:25

Alla vigilia della sfida di ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro la Roma, Roberto De Zerbi è intervenuto in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni.

La Roma le è apparsa stanca?
"Noi dobbiamo solo giocare al meglio e poi vedremo il risultato. Per vincere la gara devi segnare, nelle ultime 5 gare non abbiamo segnato tanto ma abbiamo creato tante occasioni. Troppi errori negli ultimi 25 metri, ma il mio compito è aiutare i calciatori a creare occasioni pericolose e attaccare gli spazi, poi tocca a loro a segnare. Che vinciamo o che perdiamo, questi ragazzi hanno raggiunto gli ottavi di Europa League e andranno ricordati per molto tempo. Dovremmo giocare meglio di quanto fatto all’Olimpico e poi dopo vedremo" 

I tifosi ci credono?
"Abbiamo una grande motivazione, non solo domani ma in ogni gara. Dobbiamo rispondere sul campo, non a parole, dobbiamo reagire in campo alla disfatta di Roma. Quando allenavo il Foggia ci fu una situazione similare. Perdemmo 5-2 e poi vincemmo 6-1, ma è una situazione differente. Una gara molto difficile, Roma è una grande squadra, molto importante. Li ho visti contro la Fiorentina e nelle ultime gare e si sono meritati tutto quello che hanno raccolto. Vengo dall'Italia e leggo i quotidiani italiani, per abitudine non leggo i giornali inglesi. Il mio focus rimangono i giocatori, li ho visti molto frustrati. Abbiamo avuto le stesse chances di segnare ma la Roma ha meritato di vincere. È anche vero che non siamo abituati a giocare questo tipo di competizione. Quello che abbiamo messo in campo a Roma però non era il vero Brighton, senza parlare degli infortunati, ma si poteva fare meglio. Il nostro focus sarà giocare da Brighton, non siamo un top team ma non siamo quelli che avete visto a Roma".  

Dopo la gara dell'andata ha chiesto un esame di coscienza a tutti. Cosa voleva intendere con quelle parole?
"A me piace dire la verità, a volte sono scomode, altre brutte da accettare. Metto me stesso sul banco degli imputati, sono il primo a mettersi in discussione. La giornata di Roma deve essere da scuola a tutti: per me, giocatori, staff medico visti gli infortunati, e così per il club, potevamo fare qualcosa di meglio (sul mercato). Quello che dico alla stampa lo dico prima ai miei interlocutori, ma amo dire la verità anche se scomoda. Noi abbiamo aspettative che a volte non sono reali, spesso è colpa vostra (giornalisti, ndr).  Stiamo cercando di competere al massimo, sia in Europa che in Premier, ma è normale poi pagare il prezzo di essere andato ad un livello superiore. Quando andrò via spero di esser riuscito a migliorare me stesso e il club". 

Quanto margine di miglioramento c'è ancora per questi calciatori?
"Tantissimo margine di crescita personale, c’è sempre da migliorare per i giocatori e mai avuti dubbi, mi hanno sempre seguito quasi fin troppo. Mi piace che loro prendano delle decisioni. Non so se domani saranno più liberi di testa, poi quello che sarà sarà". 

Le parole di Verbruggen?
"Confermo che non leggo, non so cosa scrivete. Non mi interessa quello che ha detto un mio giocatore. Per vincere 5-0 devi fare più di una partita ottima". 

Il tuo futuro?
"Ho il contratto qua, ho un buon rapporto con tutti, non mi fa cambiare idea la competizione, mi fanno cambiare idee altri aspetti". 

La sconfitta dell'Olimpico vi ha lasciato qualcosa?
"Ci fa ancora male il 4-0 in casa loro, siamo tutte persone perbene, abbiamo avuto già una reazione con il Nottingham Forest. Abbiamo giocato in altri stadi caldi come l’Olimpico, in Europa li abbiamo sofferti, in Inghilterra mai. La prossima volta che faremo una competizione europea, ci arriveremo in un altro modo".

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