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le parole

Gravina: "Ottimo risultato sul protocollo. Norme ambiziose per affrontare il Covid"

Il presidente della Figc: "Progressivamente riporteremo in equilibrio il sistema professionistico. Procuratori? Bisogna regolare commissioni e intermediazioni"

Il presidente della Figc Gravina (Getty Images)

Il presidente della Figc Gravina (Getty Images)

La Redazione
19 Gennaio 2022 - 20:07

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha rilasciato una lunga intervista a "La nuova Sardegna", parlando di tutti i temi caldi del momento per quel riguarda il mondo del calcio. Ecco alcuni estratti delle sue parole, dalla gestione dell'emergenza Covid al rapporto tra società e agenti.

Sul coronavirus e il nuovo protocollo.
"Il Covid ha acuito criticità strutturali. Dobbiamo affrontare il problema e lo stiamo facendo con l'adozione di norme ambiziose che progressivamente riporteranno in equilibrio il sistema professionistico. È un ottimo risultato, frutto di un lavoro svolto dalla Figc con il Governo, in raccordo con le Regioni. È un protocollo che riconosce la responsabilità dello sport, del calcio in particolare, e compenetra la tutela della salute con le esigenze di chiarezza interpretativa del nostro mondo nel rapporto con le Asl".

Su Dazn.
"La legge riconosce alla Lega la competenza in questo settore. Io mi auguro che, per la visibilità e le risorse che genera, il prodotto Serie A sia ancora maggiormente valorizzato. Va anche migliorata la fruibilità da parte dell'utente finale, sia negli stadi che in tv e da qualsiasi altro dispositivo mobile, per questo ho chiesto massima attenzione alla Lega che so essersi attivata tempestivamente".

Sui rapporti tra procuratori e società.
"Gli agenti sono una parte importante del sistema e non vanno di sicuro demonizzati, al contrario bisogna parlarci per trovare una soluzione di garanzia per tutti. Aspettiamo le nuove indicazioni della Fifa per poi adeguare anche il nostro regolamento. Una cosa è certa: bisogna regolare commissioni e intermediazioni per impedire che ci sia una così grande emorragia di risorse dal mondo del calcio".

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