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Pizarro: "La Roma è la mia seconda pelle, Totti mi chiamò prima di smettere"

Il centrocampista cileno ha detto addio al calcio: "Quelli in giallorosso sono stati i miei anni migliori. Ora voglio andare in Italia per studiare da allenatore"

La Redazione
29 Novembre 2018 - 21:32

David Pizarro, ex centrocampista della Roma, ha giocato domenica scorsa la sua ultima partita. Il centrocampista cileno, a 39 anni, ha deciso di dire addio al calcio. Ecco uno stralcio della sua intervista al media cileno La Tercera:

Settimana di nostalgia?
Questa settimana è più tranquilla. Ho già vissuto il momento dell'addio. La scorsa settimana è stata piena di emozioni, molte sensazioni.

Cosa farai della tua vita adesso?
Riposerò molto e andrò in giro per il mondo. Sono interessato a vedere le evoluzioni che ha avuto il calcio Cosa sta facendo l'Italia dopo la mancata qualificazione alla Coppa del Mondo? Spero di imparare tanto e poi di lavorare in Cile.

Hai sentito Totti prima del suo ritiro?
Sì, perché aveva sentimenti contrastanti. Quando si ritirò, non voleva lasciare. Così c'era una parte di lui che voleva lasciare ma un'altra che voleva continuare. Sono situazioni di cui si parla tra compagni e poi si prende una decisione.

I tuoi migliori anni sportivi? 
Gli anni con Roma, per quello che significava. Champions League, e sfide in campionato a una squadra forte come l'Inter di Mourinho. Ma atleticamente e sul campo eravamo molto forti. Anche a Udine: abbiamo portato il club alla Champions dopo 90 anni. E quella gente ti riconosce. Come so anche che qui la gente dell'U mi riconoscerà. Sono entrato nella storia di questo club con la vittoria del 18° titolo. Sono eternamente grato per ciò che ho ottenuto.

Il club che ti ha segnato di più?
La Roma, è la mia seconda pelle.

Il tecnico che ti ha più influenzato?
Luciano Spalletti che ora sta facendo bene con l'Inter.

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