ASCOLTA LA RADIO RADIO  

Un arbitro viene aggredito in Promozione: l'AIA sospende i campionati nel Lazio

Dura anche la reazione del presidente federale Gravina: "Studieremo provvedimenti più drastici, fino all'esclusione dei club in caso di responsabilità"

Marcello Nicchi

Marcello Nicchi

La Redazione
12 Novembre 2018 - 15:24

Pugno duro dell'AIA che in seguito all'aggressione all'arbitro Riccardo Bernardini presso il campo "Francesca Gianni" di San Basilio, al termine di Virtus Olimpia Roma-Atletico Torrenova (Promozione) ha deciso di non inviare arbitri nel Lazio per questa settimana, determinado così il rinvio della prossima giornata di tutti i campionati dilettanti. Ecco il comunicato ufficiale:

"Ieri si è consumato l'ennesimo episodio di violenza ai danni di un arbitro, che era stato designato per la direzione di una gara del campionato Promozione del Lazio, regione dove si sono registrati già otto casi dall'inizio della Stagione Sportiva. Nella circostanza il giovane associato è stato aggredito selvaggiamente e costretto a ricorrere a cure mediche urgenti di pronto soccorso ospedaliero, dove è tuttora ricoverato. Dopo questo ennesimo ed increscioso episodio, il Presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, annuncia una presa di posizione forte e decisa per sollecitare un momento di riflessione da parte di tutti i soggetti coinvolti ma anche dell'opinione pubblica sul tema della violenza nel calcio. Pertanto, questa settimana l'AIA non invierà direttori di gara ai campi di gioco per tutte le partite in programma nei campionati dilettanti del Lazio. Si valuteranno nuove e analoghe iniziative al verificarsi di ogni ulteriore episodio di violenza grave. Della situazione generale annosa e dell'iniziativa in particolare sono stati informati il Presidente Federale, il Presidente della LND e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per lo Sport".

La Figc prende posizione

A margine della cerimonia di premiazione per la 'Panchina d'Oro' a Coverciano, il presidente della Figc Gabriele Gravina è stato molto severo. "È l'ennesimo brutto episodio, testimonianza di una cultura che dobbiamo cambiare. Chi fa questi gesti non può far parte del nostro mondo. L'appello della mamma di questo ragazzo e di tutti gli arbitri aggrediti non resteranno inascoltati. Studieremo provvedimenti ancora più drastici per fermare questa deriva, arrivando fino all'esclusione dei club qualora dovessero emergere delle responsabilità". Aggredito a fine gara nella zona spogliatoi, il giovane fischietto ha battuto la testa al suolo cadendo in seguito all'aggressione subìta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA