Settore Giovanile

VIDEO - Primavera, Nardin: "Ora mi sento più maturo. Voglio aiutare il gruppo"

Parla il difensore giallorosso: "Non mi aspettavo tutto questo, sembra il ritiro di una prima squadra. Dispiace andarmene prima, ma la Nazionale è un onore"

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
03 Agosto 2025 - 11:23

Federico Nardin ha parlato ai canali del club dal ritiro della Roma Primavera a Pinzolo. Ecco le dichiarazioni del difensore centrale giallorosso.

Siamo nel mezzo del ritiro. Dicevi che sei stato grande frequentatore di questi posti (Pinzolo, ndr), ma in vacanza!

"Sì, diciamo che qui con la squadra fatichiamo di più. Sono venuto per nove anni di fila in estate con la famiglia e mi sono sempre trovato bene. Ma era un'altra atmosfera".

Quanto permette di fare gruppo un ritiro del genere?

"Questo è il mio primo ritiro con la squadra. Non me lo aspettavo così: si lega con i compagni in modo diverso. Stiamo bene, viviamo nuove esperienze e respiriamo un'aria diversa".

Tu hai già preso parte a un ritiro con la prima squadra. Quanto aiuta i più piccoli un ritiro del genere in Primavera ad avvicinarsi al professionismo?

"L'anno scorso mi sono trovato bene. Quest'anno capisco quanto possa aiutare nel far avvicinare i più piccoli all'ambito prima squadra. Questo ritiro sembra proprio quello di una prima squadra!".

Che cosa terresti e che cosa invece cambieresti?

"Terrei tutto. Tutto aiuta a crescere, anche le cose inimmaginabili. Quest'ambiente, l'essere soli... Tutto ci aiuta a concentrarci sugli obiettivi".

Quali sono gli obiettivi di squadra e personali, per questa stagione?

"Quelli del gruppo sono quelli che ci aiutano a raggiungere quelli personali. Vogliamo arrivare in fondo, crescere il più possibile e creare un gruppo. Se c'è un gruppo, si arriva fino in fondo".

Ti dispiace andartene da questo ritiro per raggiungere la Nazionale?

"Sì, dispiace. Vorrei viverlo fino in fondo. Ma la Nazionale è un onore e si risponde di sì".

C'è un blocco importante di romanisti in Nazionale. Quanto è bello rappresentare la Roma lì?

"Per me è un onore grandissimo e speciale. Andare in Nazionale e farlo venendo da un club così importante, con ragazzi che poi diventano amici, è una cosa unica".

Parlate della semifinale Scudetto della passata stagione come 'stimolo'?

"No, poco. Perché fa male. Ma lo stimolo c'è e ci sarà sempre. È stata una sconfitta che ha fatto molto male, ci ho pensato tutta l'estate. Ma sono quei ko che ti aiutano a crescere".

L'anno scorso qualche rallentamento dal punto di vista fisico. Speri in più continuità?

"Vorrei avere più continuità, purtroppo ci sono stati gli infortuni. Ma quest'anno sono molto concentrato, focalizzato; voglio dare il massimo, senza distrazioni, e aiutare il gruppo il più possibile".

Hai fatto uno scatto mentale? Ti senti più pronto per aiutare il gruppo?

"Esatto. Dopo un anno complicato, tra alti e bassi, mi sento più maturo. Penso di poter dare qualcosa in più anche ai più piccoli, aiutandoli con la mia poca esperienza e facendo loro capire quanto possa essere importante un singolo allenamento o un ritiro come questo, che può veramente aiutarci".

Pensi che sia l'ultimo step prima del sogno?

"Penso che lo dimostrerò".

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