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Le trattative

Calciomercato: i duri conti di Tiago Pinto

Il ds a gennaio potrà lavorare alla partenza di dieci giocatori (compresi i prestiti Bianda e Coric). Ma l’unico che può garantire cash è Kluivert che il Valencia vuole riscattare

Justin Kluivert durante la preparazione estiva

Justin Kluivert durante la preparazione estiva (GETTY IMAGES)

19 Novembre 2022 - 10:06

Tra chi c’è, chi c’è anche se non c’è e chi proprio non c’è, sono dieci i giocatori che la Roma potrà mettere sul prossimo mercato di gennaio. A giochi regolari, nel senso che avendo accertato da tempo che le vie del mercato sono infinite, non si può escludere che di fronte a qualche imprevista offerta indecente, non possa entrare nella casella dei giocatori in uscita qualche nome eccellente.

Nell’attesa, atteniamoci ai dieci nomi. Chi c’è: Karsdorp, Shomurodov, Bove, Viña. Chi c’è, ma è come se non ci fosse: Coric, Bianda. Chi non c’è: Kluivert, Villar, Carles Perez, Reynolds. In teoria potrebbero garantire un piccolo tesoretto che sarebbe utilissimo per consentire a Pinto di poter lavorare con un minimo di margine, pur rispettando i paletti imposti dall’Uefa. Ovvero: obbligo di chiudere il mercato in attivo, vietato aumentare il monte ingaggi, altrettanto vietato far lievitare il costo degli ammortamenti a bilancio dei cartellini.

Ci vuole poco a capire che Pinto, nonostante le legittime rivendicazioni di Mou che fa il mestiere suo, non è che sul mercato abbia le mani così libere per poter spendere e spandere. Anzi è l’esatto contrario, come peraltro certificato già dal passato mercato estivo quando a Trigoria sono arrivati giocatori a parametro zero (ammortamenti pure quindi) per una spesa totale di sette milioni (Celik), a fronte di cessioni (compresi i riscatti del Marsiglia di Pau Lopez e Ünder) che hanno concretizzato un saldo attivo superiore ai 40 milioni (nella precedente sessione il saldo era stato negativo per oltre 80). 

Pinto dovrà continuare a lavorare in questo senso. Anche se i dieci nomi che abbiamo fatto potrebbero dargli una mano sia sul fronte monte ingaggi, sia su quello degli ammortamenti a bilancio e, magari in piccola parte, pure su quello del saldo mercato.
In piccola parte, perché anche il più buonista dei tifosi sa bene che i dieci, per svariati motivi, non possono far immaginare incassi a tanti zeri. Coric e Bianda andranno in scadenza il prossimo trenta giugno (finalmente), salutarli a gennaio sarebbe già un successo per il risparmio dei residui sei mesi di stipendio. Karsdorp, ammesso che si riesca a cederlo, dopo le dichiarazioni di Mourinho al termine della sfida contro il Sassuolo, ora ha un cartellino decisamente deprezzato rispetto a quello di qualche settimana fa e in più si porterebbe dietro un contratto di due anni e mezzo che vale dieci milioni lordi.

Per Reynolds e Villar bisognerebbe avere la fortuna di trovare un amatore che si accollasse i costi e garantisse anche un minimo di soldi per evitare almeno minusvalenze. Stesso discorso o quasi si può fare per Carles Perez. Bove che qui non gioca, si può pensare di inserirlo in uno scambio (per Frattesi con il Sassuolo). Shomurodov ha un ingaggio netto da un milione e ottocentomila euro, il cartellino pesa ancora a bilancio per oltre undici milioni, e questo vuole dire che nella migliore delle ipotesi si può pensare a un prestito (sul giocatore c’è l’interesse di Bologna, Torino e un club russo). Viña non è che detto oltretutto che vada via, nell’ultimo mese ci dicono che Mourinho è rimasto molto soddisfatto del suo rendimento, anche in quel ruolo di centrale difensivo in cui lo Special One aveva chiesto più di una volta un ultimo sforzo nel corso del passato mercato estivo.

L’unico che in qualche misura potrebbe portare un po’ di liquidità nelle casse giallorosse (quattro-cinque milioni) potrebbe invece essere Justin Kluivert, attualmente in prestito al Valencia dove è andato dopo che in estate era saltato il trasferimento, già concluso, al Fulham. L’olandese sta dando qualche segnale positivo con la squadra allenata da Rino Gattuso, già c’è stato un contatto tra le parti per un riscatto da anticipare il prossimo gennaio. Dovesse essere, Pinto un po’ di liquidità riuscirebbe ad averla e, inoltre, andrebbe ampiamente a compensare la spesa (zero di cartellino, un milione lordo di ingaggio annuo), per l’arrivo di Solbakken a Trigoria.

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