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"Un Capitano", Totti diverte e commuove il pubblico del Colosseo

Il numero 10 presenta il libro scritto assieme a Paolo Condò. Sul palco anche Luca Ward, la voce de "Il Gladiatore", e il presentatore Alvin

, di LaPresse

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La Redazione
27 Settembre 2018 - 18:06

Il Colosseo accoglie Francesco Totti. Il monumento simbolo della romanità ha fatto da cornice alla festa di un altro monumentale simbolo di Roma: il leggendario numero 10 che oggi festeggia 42 anni e soprattutto l'uscita della sua autobiografia "Un Capitano", scritta assieme al giornalista Paolo Condò. Il Romanista ha seguito l'evento in diretta con aggiornamenti testuali e video. (Guarda la gallery dell'evento)

22.53 - L'ultimo ospite è Di Francesco: "Io devo fare i complimenti, e lo dico sul serio, da fratello maggiore: la sua forza è sempre stata la famiglia. E lo è tuttora. Quando vedo Cristian, mi fa ridere, perché rivedo Francesco: timido e col sorriso. Ho detto a Monchi di fare subito il contratto, senza perdere tempo. La sua famiglia rispecchia i suoi valori. Francesco in questi anni ancora non è cresciuto del tutto, deve capire realmente cosa vuole fare da grande. Prima ha detto che non ha mai aperto un libro, io gli consiglio di farlo. Perché lo aiuta a capire cosa vuole fare. Per diventare ciò che vuole essere realmente deve fare qualcosina in più. E ci riuscirà, ne sono certo". 

22.41 - Baldissoni: "Ha ragione Virginia Raggi, Francesco lo si conosce da prima di conoscerlo. Si diceva "entra il ragazzino, entra il ragazzino"... Questo per sdrammatizzare il casino che m'ha fatto scoppià ieri!". Totti: "Pensa se parlassi...". Condò: "Com'è in trasferta con Baldissoni e Monchi?". Totti: "Me metto le ginocchiere. Stanno sempre a muoversi. Io col fatto che ho giocato vedo le situazioni, sto tranquillo. Loro non si fermano un attimo". Baldissoni: "Io studio le tattiche dei suoi fan. Alcuni si appostano e lo aspettano per tutta la partita. Volano maglie, pennarelli...". Totti: "A Bologna perdevamo due a zero e la gente veniva". Baldissoni: "A  Benevento c'è stato un assalto terribile, gli steward si sono messi in quattro e lui in mezzo, un'operazione a testuggine, chiudendolo in una gabbia con le bracce. Ci ha messo le ore per arrivare al suo posto. Gli succede in tutti gli stadi". 

22.39 - Sale Vincent Candela. Totti gli guarda le scarpe: "Ma che vieni dar bowling?". E poi: "Ho privilegiato Cafu nei miei passaggi rispetto a Candela, perché Cafu aveva una voce stridula e urlava come una scimmia impazzita"

22.29 - Ranieri sul palco. Totti: "C'erano due opzioni, Ranieri o Mancini. Io e altri veterani fummo convocati a Villa Pacelli: uno dei due dovevamo sceglierlo. E io dissi: Mancini. Ranieri conosceva l'ambiente romano, era più facile... Ma Mancini in quel momento stava in Europa, voleva vincere... Andammo via da Villa Pacelli, era chiaro che sarebbe stato Mancini. Alle 7 di sera leggo su Facebook: ufficiale, Ranieri allenatore della Roma. Il giorno dopo tutti contenti eh, almeno si parlava romano". 

22.17 - Tocca ad Antonio Cassano, che esordisce con una frase senza mezzi termini: "Totti è il più grande calciatore italiano della storia". Totti: "Calcisticamente è il giocatore con cui mi sono trovato di più a occhi chiusi, il più forte con cui ho giocato. Parlavamo la stessa lingua". Cassano: "Mamma Fiorella mi ha trattato come il terzo figlio. Lei ha fatto un patto col diavolo, è sempre giovane. Il padre invece è un po' abbondante". Totti: "E' salute, oh!".

22.12 - Condò a Walter Veltroni: "Una cosa che mi è piaciuta molto di Totti è che mi ha detto che non ha mai voluto schierarsi pubblicamente, ma ha sempre voluto essere vicino all'amministrazione. Ad esempio una volta tu lo chiamasti per inaugurare una scuola in un quartiere difficile, senza telecamere". Veltroni: "Una volta andammo a trovare una bambina in condizioni difficili, si sedette a giocare con lui. Quando si sono sposati Ilary e Francesco, io ho celebrato il loro matrimonio per la parte civile... Il giorno che ho avuto più paura è stato quello della vittoria della Nazionale nel 2006. Con Francesco ci abbracciammo, dopo il momento difficile dello sputo a Poulsen. Io avevo scritto una lettera all'Uefa". Totti lo interrompe: "E m'hanno dato tre giornate".

22.05 - Sul palco Rosella Sensi. Il pubblico e gli ospiti ricordano commossi Maria Sensi

22.03 - Condò a De Rossi: "Cosa ha lasciato Totti nello spogliatoio?". Ma risponde il numero 10: "Me so' portato via tutto! Pure i calzini". Condò: "Ora la sedia di Totti è di Cengiz che non lo sapeva, vero?". Totti: "Se levi la foto sua sotto c'è la mia".

21.50 - Condò a Totti: "Ricordi la prima volta che hai notato Daniele?". Totti: "Già dalla Primavera si vedeva che aveva un grande futuro, un futuro da Capitano. Ha fatto quello che ho fatto io. Mi aiutato in una parte della carriera a camminare insieme. In questo contesto era l'unico che potesse indossare la fascia dopo di me. Era lui il mio successore". Continua De Rossi scherzando: "Mi ha lasciato un'eredità leggerissima, ad ogni partita senti i tifosi che cantano "Un capitano" e ti giri, poi ti ricordi che non dicono a te". Totti: "Un po' mi dispiace, perché ora che ho smesso è lui. Infatti a chi mi chiama capitano gli dico che è Daniele ora! Anche perché è sempre stato Capitan Futuro, ma ora è lui!". De Rossi: "Non cerco di fare ciò che ha fatto lui, sarebbe sbagliato per noi romanisti, cerco di onorare ciò che ha fatto e di essere l'emblema del romanismo senza fare trecento e passa gol". 

21.47 - Sale sul palco Daniele De Rossi. "Io non cerco di essere quello che lui è per noi romanisti", le sue prime parole. Condò gli chiedi: "Quando entri nello spogliatoio e trovi questo signore...". De Rossi: "Il primo impatto, beh... C'erano altri giocatori importanti, ma Totti lo guardavo in maniera particolare. Poi ho smesso". Totti: "Anche perché iniziavo a pensare male...". De Rossi: "Niente, oggi è un po' molesto...". Continua De Rossi: "Raccontarlo adesso fa ancora più effetto, soprattutto dopo che ha smesso". 

21.40 - Sul palco c'è Virginia Raggi. Totti esordisce dicendo alla sindaca: "Sul libro lei è menzionata, eh!". E Condò: "Cosa è Francesco Totti?". La Raggi: "Questa è difficile, è proprio da interrogazione alla lavagna. Ho scoperto che alle medie andavo alla scuola in cui andava Totti. Io non lo sapevo, ma già si parlava di lui". Totti la interrompe: "Ogni tanto ci andavo anche io a scuola", scatenando le risate del pubblico. Continua la Raggi: "Si diceva che c'era uno bravo che diventerà un campione, tutti lo mormoravano. Si allenava sempre. Sono cresciuta continuando a non sapere nulla di calcio, nonostante mio marito abbia provato a spiegarmi più volte il fuorigioco". E Totti: "Anche io a casa ho questo problema". E altre risate. Ancora la Raggi: "Di fatto Totti è la Roma. Ogni domenica, anche se ormai si gioca ogni giorno, non si diceva come è andata la Roma, ma come è andato Totti. Questo credo che abbia dato molto lustro alla squadra, in un periodo in cui le squadre comprano giocatori in continuazione". 

21.36 - Il numero 10 inizia a divertire la platea con le sue proverbiali battute: "Ma manco n'aperitivo v'hanno portato?". E poi: "Dopo essere andato a Che Tempo Che Fa so' stato bloccato due giorni con la schiena, con quella sedia..."

21.26 - Totti viene annunciato dal presentatore. "Ci abbiamo lavorato un anno intero, non tutti i giorni ma abbastanza. Io non sono molto adatto a queste cose, ma piano piano mi sono aperto. Ci siamo divertiti, quella è stata la cosa basilare. Rivivendo tutta l'infanzia trascorsa, gli amici, quando sono diventato maggiorenne, i giochi per strada... Riviverla è stato emozionante". 

21.25 - E' il momento di Paolo Condò, che racconta come è stato vivere un anno al fianco di Totti per farsi confidare la sua storia in ogni dettaglio. 

21.20 - Sale sul palco il direttore di Rizzoli Trade Massimo Turchetta.

21.10 - Luca Ward, doppiatore de "Il Gladiatore", legge un passo del libro. Poco fa, a Sky ha dichiarato: "Le analogie tra Totti e Massimo Decimo Meridio sono quelle classiche: la lealtà, la forza, l'onore, la coerenza. Se non fosse stato impegnato nella Roma, probabilmente l'avrebbe girato lui".

21.00 - Arriva la sindaca di Roma, Virginia Raggi. A breve inizierà l'evento: su questa pagina le dichiarazioni integrali in diretta. 

20.38 - Arrivato il capitano Daniele De Rossi seguito da mister Di Francesco e dai dirigenti Baldissoni, Monchi, Conti e dal dimissionario Gandini.

20.40 - Totti ai microfoni di Sky Sport: "E' un'emozione particolare, unica. Anche perché quando entro in questo posto mi rendo conto che è differente da tutti gli altri monumenti. Sono lusingato, contento, onorato di questa serata così importante per me. Oggi è il giorno del mio compleanno, ma lo voglio accantonare. Ciò che conta è l'autobiografia. Parlo non del giocatore ma dell'uomo, tutto ciò che ho vissuto sin da quando ero piccolo. Baldini? Non speravo che rassegnasse le dimissioni, anzi, spero che nessun altro si arrabbi. Non volevo levarmi sassolini dalle scarpe, è un libro per parlare di me, di ciò che ho fatto in questi 25 anni di Roma. Il derby? E' sempre una partita a sé, diversa, particolare, molto sentita. Spero che la squadra possa dare tutto e dimostrare il proprio valore, che è veramente alto. Ci crediamo noi, ci crede la tifoseria. Affronteremo la partita a testa alta. Quando ci sono momenti di difficoltà cerco sempre di dare un contributo. Ci sono passati, in 25 anni quasi una volta all'anno c'era una contestazione. Se ne esce con tranquillità, serenità, compattezza. I calciatori sono esseri umani, si può sbagliare. Bisogna pensare al gruppo e lavorare su se stessi. Spero che questo libro possa affascinare tutti, dai più piccoli ai più grandi. Racconto la mia infanzia, ero un ragazzo di strada. La strada aiuta, quella era la vita di un tempo. Era molto più bella e intensa, c'era più amicizia e più verità. Il mio ritiro? Se avessi potuto scegliere avrei preferito decidere con la mia testa e con il mio fisico il momento giusto. Sicuramente avrei scelto lo stesso momento, ma se fosse andata diversamente sarebbe andata meglio".

20.33 - Continua a riempirsi la platea dell'Anfiteatro Flavio. Sono arrivati anche Simone Perrotta e Vincenzo Montella, che sul libro ha trovato una bella sorpresa. Totti parlerà a breve ai microfoni di Sky Sport. 

20.30 - Totti pubblica un video su Twitter: "Mettetevi comodi, sto per raccontarvi una storia".

20.27 - Sul palco, Totti posa con una copia di "Un Capitano". Intanto, sono arrivati anche Cassano, Ranieri e Lippi. Il talento di Bari si presenta con una battuta per il padre di Totti: "Ma lo sai che visto di profilo sei dimagrito?".

La platea allestita all'interno del Colosseo @--vuoto--

20.17 - Accolto dagli applausi, Francesco Totti arriva al Colosseo accompagnato dalla moglie Ilary Blasi. Qualche decina di tifosi lo acclama all'ingresso. 

19.55 - Arriva il co-autore del libro Paolo Condò, che sarà protagonista della serata assieme a Totti. 

L'arrivo di Paolo Condò al Colosseo 

19.45 - Ecco il programma della serata. La Rizzoli ha annunciato che Luca Ward, il doppiatore di Massimo Decimo Meridio, si presenterà con una sorpresa per Francesco Totti. 

19.15 - E' tutto pronto per accogliere l'evento. Un palco, con una piccola platea di 300 posti, è stato allestito all'interno dell'Anfiteatro Flavio (qui le foto). 

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