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Il Roma Club Bergamo: "Nati in trasferta. I giallorossi ci uniscono"

Gli iscritti: "Ora stiamo insieme anche lontano dalle partite. È difficile convivere con i tifosi dell’Atalanta, facciamo volontariato per aiutare la città"

il Roma Club Bergamo nella redazione de “Il Romanista”

il Roma Club Bergamo nella redazione de “Il Romanista”

13 Dicembre 2019 - 14:02

C'è una Bergamo che vince, ma non è l'Atalanta qualificata agli ottavi di finale di Champions League. Sono i soci del Roma Club Bergamo, un gruppo di amici, prima ancora che di tifosi. Un centinaio di iscritti, di cui appena una decina romani: tutti gli altri nati nella provincia lombarda, ma cresciuti con i colori giallorossi nel cuore. «Non so come è successo, ma quando ero bambino erano i primi anni ‘80 e mi sono affezionato alla Roma che stava diventando grande - rivela Alessandro, uno dei soci del Club - Non c'è una ragione: è successo e basta». E ora non ci pensano nemmeno a cambiare idea. Anzi. Hanno deciso di unirsi e associarsi tra loro per condividere una passione così rara da trovare nelle fredde terre del Settentrione che va custodita. Così, a partire da un piccolo gruppo di tifosi e dalla loro pagina Facebook "Romanisti del Nord Italia", nel 2014 è nata l'idea di diventare un Roma Club vero e proprio, e di affiliarsi all'Airc.

Ma quello di Bergamo è più di un Roma Club. «Il tifo è solo un pretesto per stare insieme - dice Andrea, uno dei soci nati a Roma - ormai ci vediamo anche quando non c'è la partita, si è creata una bella amicizia, abbiamo piacere a stare insieme». Un rapporto che va oltre il calcio, e che ha portato i ragazzi del Club ad essere molto attivi anche nel sociale: «Ci piace impegnarci e dare una mano nelle realtà vicino a noi. Da anni facciamo volontariato per l'Associazione Disabili Bergamaschi - spiega Andrea - ma aiutiamo con delle donazioni anche l'ospedale pediatrico di Bergamo e il patronato di San Vincenzo che si occupa dell'accoglienza degli immigrati. Ci piace dare una mano alla città in cui viviamo, per noi è importante».

Nonostante il loro impegno, il rapporto con la tifoseria di casa, quella atalantina, non è idilliaco, anzi. «Abbiamo vissuto molti momenti di attrito con loro, siamo stati anche minacciati sui social per aver postato una foto di una nostra trasferta a Udine. Non siamo ben visti in città, per ricucire lo strappo abbiamo cercato di organizzare cene con i club dell'Atalanta ma non abbiamo avuto risposte. Per ora siamo arrivati a un tacito accordo di tolleranza, ma continueremo a non esporre il nostro striscione durante Atalanta-Roma». Sì. Perché il Roma Club Bergamo quando va a vedere la Roma a Bergamo non espone i propri stendardi: «Siamo tutti padri di famiglia, preferiamo non correre rischi. Non vogliamo problemi». Ed è dura dover nascondere il proprio nome in quella che per loro è la partita più importante dell'anno, il vero derby dei romanisti bergamaschi. Che, nonostante tutto, continuano a vivere con la passione per la Roma nel cuore. Loro che sono più di un semplice Roma Club.

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