Mario Rui: "Nel suo ultimo anno, Totti aveva colpi assurdi. Spalletti? Il migliore"
Parla l'ex Roma e Napoli: "Quella squadra aveva campioni incredibili come De Rossi, Salah e Nainggolan. Era più talentuosa degli azzurri nel 2022-23"
(GETTY IMAGES)
A Tuttosport, Mario Rui ha raccontato la sua carriera e alcuni aneddoti riguardanti la sua esperienza con la Roma. In particolare, su Francesco Totti e Luciano Spalletti. Ecco le sue parole.
Alla Juventus c'è Luciano Spalletti. Che reazione ha avuto quando l'ha saputo?
"Non sono rimasto stupito: è il migliore, l'allenatore più affidabile. Alla Juventus c'era bisogno di uno come lui, di un grande allenatore. Col mister abbiamo trascorso tanti momenti stupendi: trovare uno migliore di lui libero era impossibile".
Si tratta dell'allenatore che le ha dato di più in carriera?
"Farei fatica a scegliere tra lui e Sarri. Maurizio mi ha formato tecnicamente e tatticamente, mi ha trasmesso conoscenze calcistiche che ho portato con me ovunque. Spalletti invece è il più completo che abbia mai avuto: penso che sia il migliore per come riesce a gestire ogni aspetto del gruppo, dal campo allo spogliatoio, fino alla comunicazione. Mi portò a Roma, ma mi feci subito male in ritiro. Ero a terra psicologicamente, non mi sentivo mai bene fisicamente. Ma lui mi ha voluto bene, non mi ha mai abbandonato nei momenti più complicati: gli ho dato tutto me stesso, lui mi ha ripagato col suo rispetto e la sua stima".
Il giocatore più forte con cui hai condiviso il campo?
"Totti nell'ultimo anno di carriera aveva dei colpi assurdi. Ma in quella Roma c'erano campioni incredibili: penso a De Rossi, Salah, Nainggolan. Anche il Napoli che ho vissuto aveva dei fuoriclasse: Hamsik, Reina, Albiol, Koulibaly. E poi Kvara e Osimhen: sono stato fortunato".
Più forte l'ultima Roma di Spalletti o il Napoli del terzo scudetto?
"Aveva più talento quella Roma, ma il mio Napoli aveva uno spirito incredibile. E pensare che per un momento abbiamo sognato anche di vincere la Champions League: ci abbiamo creduto, quando arrivi ai quarti ci speri e a livello di prestazioni facevamo paura a tutta Europa. Passò il Milan, anche con qualche episodio arbitrale spiacevole ai nostri danni".
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