AS Roma

Dovbyk c'è e ora lancia la sfida al Diavolo

Il gol al Parma lo rilancia nelle gerarchie di Gasperini. Domenica contro il Milan il possibile duello con Gimenez, dopo il tanto discusso tentativo di scambio in estate

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
30 Ottobre 2025 - 17:39

La quiete dopo la tempesta, il sorriso a sostituirsi ad un simbolico arcobaleno nell’universo di Artem, il pugno stretto di chi cerca di catalizzare in quella morsa tutta la tensione e delusione accumulata nelle settimane precedenti. Nello stop, controllo e tiro contro il Parma non c’è solo il gol della sicurezza, ma l’ennesimo trampolino di lancio della sua stagione, la ritrovata spensieratezza che può rilanciarlo nelle gerarchie di Gasperini. Ma Dovbyk sa bene che adesso ha l’obbligo di non fermarsi più, nessun altro alibi o tempo di gioco sospeso gli verrà concesso. Dopo la rete contro il Verona, sotto la Curva Sud, sembrava avesse bussato forte al destino, cercando di far sapere a tutti che nel cuore dell’attacco della Roma un titolare c’era eccome. Poi sono arrivati i due rigori sbagliati, sempre sotto la Curva Sud, contro il Lille: dal Paradiso all’inferno, una rapida discesa tra pensieri, rimpianti e diverse panchine da metabolizzare. I social non lo hanno risparmiato, i mugugni dell’Olimpico nelle successive partite avrebbero minato la sicurezza di campioni dalle spalle larghe, figurarsi quel gigante dal sorriso timido. Lo stesso spuntato fuori dopo aver battuto Suzuki nella sfida contro il Parma. E adesso il Milan.

Agrodolce San Siro

Tra Serie A e Coppa Italia, Dovbyk si è sempre messo in mostra contro il Milan. Nella passata stagione, la sua prima in giallorosso, Artem è riuscito per ben due volte a scrivere il suo nome nel tabellino di due delle tre sfide giocate contro i rossoneri: in campionato mettendo a referto un assist meraviglioso, di tacco, per il destro vincente di Paulo Dybala; in Coppa Italia segnando nella notte che ha sancito l’eliminazione dei giallorossi. Ma visto il feeling con la “Scala del Calcio”, tutti a Trigoria gli chiedono di ripetersi, in una sfida ad altissima quota. Sfidando magari a distanza proprio quel Santiago Gimenez.

Destini incrociati

Hanno vissuto giorni interi con le valigie chiuse sul letto, pronti (o quasi) ad effettuare questo switch di carriera, invertendosi maglie e città. In molti se lo sono chiesti: cosa sarebbe stato della stagione della Roma con Gimenez e quella del Milan con Dovbyk? Difficile rispondere. Per il momento i numeri dicono meglio Artem di Santiago: in 11 presenze (423 minuti) sono arrivati due reti e un assist; il messicano invece, senza alcun palcoscenico europeo a disposizione, ha giocato nove volte (627 minuti)  mettendo a referto un solo assist a Firenze ma zero gol. Un bottino talmente magro che sta facendo riflettere Allegri sul suo impiego dal 1’ contro la Roma. Nessuno dei due ha la maglia assicurata, ma Dovbyk senza dubbio adesso gode della piena fiducia di Gasperini, che a fine gara se l’è coccolato. A San Siro ha già segnato, ora vuole uscire da lì con una vittoria. E sarebbe pesantissima. 

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