Dai 280 gol nella Masia all'infortunio: chi è Bernal, talento del Barcellona
Mediano classe 2007, cresciuto nel vivaio azulgrana col mito di Sergio Busquets, fino alla lesione del crociato. Adesso potrebbe trasferirsi alla Roma

(GETTY IMAGES)
Mediano o mezzala, la differenza è minima. La qualità, invece, resta la stessa. Anche Hansi Flick pare dello stesso avviso. Tant'è che a più riprese ha protetto il suo gioiellino Marc Bernal, talento classe 2007 del Barcellona. "È un giocatore incredibile. Quello che fa a 18 anni non è normale", aveva detto in precedenza. Tanti pregi. Poi un grave infortunio a condizionare l'ultima stagione con la maglia azulgrana: tre presenze in 244 minuti, prima della lesione del legamento crociato. Un contrasto decisivo col Rayo Vallecano, a fine agosto 2024, e un'annata con la migliore delle prospettive interrotta proprio quando il sogno stava prendendo forma. Adesso, una carriera da riprendere in mano.
Nato a Berga il 26 maggio del 2007, sin da piccolo Bernal si mette in mostra per le sue doti. Quelle offensive, però: infatti, dopo le esperienze giovanili nel CE Berga e nel Gimnastic Manresa approda nella Masia a 7 anni e si cimenta in più ruoli. Facendo anche il terzino o l'esterno. E i gol. A valanga. Nelle giovanili mette a referto, nei tornei di basso target di età, 280 (duecentottanta!) reti in più di 280 gare totali. Numeri da attaccante per qualcuno che attaccante non è. Si mostra prevalentemente coi compiti di una mezzala e tra il 2021 e il 2023 arrivano i problemi fisici: la crescita esponenziale in altezza (oggi di un metro e novantatré centimetri) e le difficoltà nella coordinazione. È qui, in questo periodo, che si specializza a centrocampo e cresce come mediano, col mito di Sergio Busquets (a cui viene paragonato a più riprese).
A 16 anni passa nella squadra riserve del Barcellona e fa bene, accumulando 31 apparizioni, 2 gol e 5 assistenze. Conserva le doti in fase avanzata, proponendosi, di tanto in tanto, con inserimenti e capacità in gestione non indifferenti. Fattori che attirano l'attenzione di Flick: e quando arriva in città, il tecnico tedesco decide di portarlo con sé. Prima del 2024-25, quindi, l'ottimo pre-campionato e la conquista di un posto da titolare in mezzo a un centrocampo ricco di nomi di prestigio. Lui, Bernal, gioca in mediana nel 4-2-3-1, in coppia con Pedri e dietro a Yamal, Raphinha, Ferran Torres. Lewandowski. Un sogno. Tutta esperienza, come le presenze in Youth League e quelle con la Spagna Under 17. Ora c'è da tornare in carreggiata. Chissà, magari con la Lupa sul petto.
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