Bove adesso sogna il ritorno in campo: l'estero l'ipotesi più praticabile
Gli esami svolti a marzo all’Ospedale "Torrette" di Ancona hanno dato tutti esito negativo: ora si attende sotto l'ultimo test di abilitazione

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Sogna ragazzo sogna. La tua vita può tornare a colori, la paura esser accantonata e le tue ambizioni rifiorire, lì sul campo dove hai sempre visto e contemplato la tua esistenza. Edoardo Bove può e vuole tornare a giocare a calcio da professionista. Un desiderio che adesso è supportato dall’esito, negativo, degli esami svolti a marzo presso l’ospedale Torrette di Ancona (centro specializzato in studio delle patologie cardiache). I responsi sono arrivati pochi giorni fa a restituire speranza al giovanissimo centrocampista che, ormai sette mesi fa, aveva spaventato l’Italia calcistica, perdendo i sensi al 14’ del primo tempo di Fiorentina-Inter. Ora manca un ultimo step, un test di abilitazione che va a completare l’iter medico intrapreso. Poi “la palla” tornerebbe non tanto tra i piedi, ma nelle mani di Edoardo.
Dal 1 luglio 2025 Bove tornerà ad essere formalmente un giocatore della Roma e con il club giallorosso si confronterà, in totale trasparenza e sincerità, sul da farsi. Sul tavolo del proprio futuro Edoardo ha tre strade possibili da percorrere: trovare una squadra all’estero (dove con le normative vigenti in alcuni Paesi, Inghilterra in primis, potrebbe giocare fin da subito), restare a Roma, nella sua Roma oppure tornare a Firenze, magari con la formula di un nuovo prestito, in attesa di ricevere l’ok dalla Federazione per poter tornare in campo. E sulle tempistiche è difficile al momento sbilanciarsi. Si sta muovendo in questo campo il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, intenzionato a modificare le regole e normative in materia come avviene in altri paesi. La proposta, infatti, è quella di consentire ai giocatori che hanno subito l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo di poter scendere in campo assumendosi tutte le responsabilità proprio come avviene in Inghilterra. Esempio recente e calzante è Eriksen, ex Inter e calciatore del Manchester Utd nelle ultime stagioni.
La pista estera, in estrema sintesi, potrebbe restituire a Bove il campo già nella stagione alle porte. Attendere che le normative italiane possano evolversi potrebbe richiedere tempo. Tutto nelle sue mani, ma soprattutto sa che il suo futuro tornerà a breve a passare attraverso i suoi piedi. Per inseguire quei sogni interrotti al Franchi. Quello è l’augurio più grande, d'altronde la Curva Sud l’aveva già messo nero su bianco in quella notte d'amore: “Forza Edo, continua a sognare”.
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