AS Roma

Gasperini assaggia la Capitale

Il nuovo allenatore della Roma ieri a Fiumicino. Nel pomeriggio con Pellegrini e El Shaarawy al matrimonio di Scamacca

(MANCINI)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
05 Giugno 2025 - 06:00

La valigia verde speranza, il vestito scuro, come il cappellino in testa e gli occhiali da sole al volto. Così si è presentato ieri mattina Gian Piero Gasperini allo scalo romano di Fiumicino. Nessuna dichiarazione, giusto un’infastidita frase a mezza bocca (un «per favore»), per chiedere di non essere importunato da telefonini e domande. Insomma, il Gasp privato sorpreso in pubblico. Un arrivo “a sorpresa”, ma non troppo. Un arrivo non in pompa magna, considerato che ancora non è formalizzato il suo passaggio alla Roma (assente quindi la società perché di fatto si trattava di una visita privata), ma previsto. Sì, perché ieri nella Capitale si è sposato al Palatino Gianluca Scamacca. L’attaccante romano (e romanista, con passato a Trigoria da giovane) dell’Atalanta ha invitato il suo ex allenatore per le sue nozze festeggiate nel pomeriggio e in serata a Formello e - carramba che sorpresa - nella lista gli ha fatto trovare anche Lorenzo Pellegrini e Stephan El Shaarawy, che il tecnico di Grugliasco ritroverà a Trigoria i primi di luglio per il suo primo raduno da allenatore giallorosso. 

Prime ore sotto il ponentino, che è più scirocco in questi giorni, tra scatti “rubati” e lavoro. Perché a Roma c’è Ranieri, l’uomo che l’ha fortemente voluto nella Capitale, che gli ha trasmesso entusiasmo e provocato una botta di adrenalina non indifferente. E che, soprattutto, metterà la sua ala protettrice di garante sul lavoro dell’allenatore che prenderà proprio il suo posto, anche ufficialmente, tra qualche giorno. Non manca tanto, nelle prossime ore infatti Gasperini sarà annunciato dal club di Trigoria con le consuete modalità. Definizione dello staff e mercato, questi i temi sui quali già Gasp, l’advisor Claudio Ranieri  e il direttore sportivo Florent Ghisolfi si stanno confrontando. Un lavoro non da poco, considerando anche i vari programmi da definire: primo fra tutti il ritiro, prima parte a Trigoria e seconda in Inghilterra nella struttura già sperimentata nella scorsa stagione nel primo ed unico ritiro di De Rossi, al centro sportivo della Federcalcio inglese, St. George’s Park.

A seguire la definizione delle amichevoli, solitamente parte integrante, che Gasp studia al dettaglio, della preparazione estiva e nella quale imposta il lavoro della stagione. Non c’è “frettissima” su tutto il resto, cioè sul mercato: Ranieri ha detto più volte che la rosa, sia per necessità che per meriti acquisiti, non sarà rivoluzionata e i trasferimenti chiudono il 1° settembre. Un’eternità da oggi. Ma c’è da lavorare e sodo: Gasp si è goduto la festa di uno dei suoi pupilli (che qualcuno già accosta di nuovo alla Roma), ha assaggiato la Capitale e i suoi primi pregi e difetti. Perché, c’è da scommettere che lo sa anche lui e ne avrà parlato con l’amico Sir Claudio, Roma ha sette colli, ma salire e scendere non è come andare da Bergamo alta e Bergamo bassa.

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