Rizzitelli: "Ranieri va ringraziato. Una volta arrivato a Roma sono diventato un ultras"
L'ex attaccante giallorosso e del Torino ha parlato in un'intervista della gara di domani sera, valevole l'ultima giornata di campionato di Serie A

(GETTY IMAGES)

Ruggiero Rizzitelli, ex attaccante di Roma e Torino, ha parlato ai microfoni ufficiali del club nel "Serie A Preview" , in occasione della gara tra le due squadre di domani alle 20.45, soffermandosi sulla sua esperienza da calciatore e sull'attualità.
Questa una parte delle sue dichiarazioni:
Perché sei così apprezzato dai tifosi della Roma?
"Io trasmettevo il tifoso in campo, quello che andava in campo. Potevi fare bene o male, l'importante era dare questa voglia di combattere per la maglia. Quando ho lasciato Roma avevo paura di non riuscire a trasmettere tutto ciò. Quando arrivai a Roma ero già tifoso, ho vissuto con romani sfegatati e mi avevano già trasmesso questo. Una volta arrivato lì, sono diventato semplicemente un ultras".
Contro la Roma vedremo un Torino demotivato?
"Se qualcuno dice che aiuterà la Juventus io dico no. Il Toro non ha più niente da dire al campionato, è vero, mentre la Roma si gioca tantissimo. I granata daranno tutto. Bisogna andare lì e vincere con la mentalità giusta. Se poi qualcuno non si impegna meglio per la Roma, ma la mentalità deve essere quella".
Ranieri esprime il tifoso in campo: c'è una analogia con Rizzitelli?
"Certo. La Roma era in zona retrocessione senza di lui, quando sei lì inizi ad avere un po' di timore. Ranieri aveva smesso e ha deciso di tornare solo per la Roma. In più va valutato ciò che ha fatto, dobbiamo stendergli un tappetto rosso e ringraziarlo. Se avessimo detto che la Roma si sarebbe giocata la Champions all'ultima giornata ci avrebbero arrestato".
Chi ti è piaciuto di più in questa stagione?
"Soulé è giovane e c'erano già aspettative alte. Con l'infortunio di Dybala ha avuto maggiori responsabilità e ha fatto bene. Ranieri ha sempre detto che Soulé è il futuro, ha ragione. Deve migliorare ancora tanto, ma ha fatto benissimo nonostante non sia continuo al 100%. Angelino è cresciuto molto, Mancini è il tifoso in campo ed è meglio un'espulsione in più di uno che toglie la gamba. Da giocatore-tifoso la penso in questo modo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA