AS Roma

Incubo Karsdorp, fra errori e polemiche. C’è Kristensen in A e Celik in coppa

Tra i fischi e l’applauso provocatorio, il terzino è nuovamente in crisi: copione simile a quello vissuto con Mourinho nel post Sassuolo

Karsdorp in azione contro il Bayer Leverkusen

Karsdorp in azione contro il Bayer Leverkusen (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Martina Stella
04 Maggio 2024 - 09:10

Dal clamoroso errore che ha consentito al Bayer Leverkusen di sbloccare il match dell’Olimpico ai fischi assordanti dei tifosi al momento della sostituzione, con tanto di applauso polemico all’indirizzo del pubblico: il rapporto di Rick Karsdorp con la Roma sembra essere ormai ai minimi termini. E sembra di rivivere quanto già avvenuto durante l’era Mourinho.

Il terzino destro non è nuovo a simili errori, anche perché la fase difensiva non sembra essere esattamente nelle sue corde. C’è un episodio risalente al novembre 2022, che sembrava aver segnato per sempre la sua avventura in giallorosso. Dopo un Sassuolo-Roma, José Mourinho attaccò pubblicamente il suo giocatore – pur non nominandolo – parlando di «atteggiamento poco professionale» e invitandolo a «cercarsi una nuova squadra a gennaio». Lo strappo fu successivamente ricucito, quando l’entourage del terzino minacciò di ricorrere alle vie legali. Diverso il trattamento invece ricevuto da De Rossi, almeno ai microfoni della stampa nel post partita: «Gli errori capitano, non buttiamo la croce addosso a nessuno. Siamo tutti insieme, non mi arrabbierò mai per un passaggio sbagliato, stava facendo una buona partita, quell’errore lo ha colpito». Eppure non è un caso che  nell’ultimo mese il tecnico giallorosso lo abbia impiegato col contagocce, preferendogli Celik. All’Olimpico l’olandese ha giocato titolare per la prima volta dopo un mese, ovvero dal giorno di Pasquetta, presente nello 0-0 di Lecce, mentre in Europa, nelle quattro sfide prima della semifinale, zero i minuti in campo. De Rossi aveva poi deciso di non convocarlo per Napoli, ma non a causa di un problema fisico del giocatore, bensì perché il mister aveva deciso di tenerlo a riposo in vista della semifinale, rinnovandogli la fiducia. Ma non è bastato.

Contratto in scadenza nel 2025, rivederlo a Roma il prossimo anno rischia di essere opzione poco praticabile. Per i tifosi, vista la reazione tra stadio e sui social, non sarà di certo un doloroso addio. A destra ora c’è praticamente solo Celik, e Kristensen (in prestito secco) ma fuori dalla lista Uefa. Dopo Napoli, dove è tornato titolare, veniva da tre panchine consecutive: ora punta ad una maglia da titolare contro la Juventus.

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