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Il Capitano

Totti: "Alla Roma non dirò mai di no. Dybala è un top player"

Parla la leggenda giallorossa: “Se e quando sarà il momento giusto tornerò. Paulo è il giocatore più forte in squadra, lo difenderò sempre”

Totti sorride in tribuna

Totti sorride in tribuna (GETTY IMAGES)

La Redazione
21 Marzo 2024 - 11:54

Torna a parlare Francesco Totti attraverso un'intervista su Instagram rilasciata a SportMediaset. Di seguito le dichiarazioni dell'ex capitano giallorosso.

Come ti sembra questo campionato? L’Inter ha già vinto?

“Diciamo che ha un bel vantaggio sulla seconda. Difficilmente potrà perdere lo scudetto, dipende molto dai nerazzurri”.

La partenza di De Rossi?

“Non mi aspettavo ma speravo in questa partenza. Conosco Daniele ed è una persona eccezionale. Ha una voglia diversa da tanti altri allenatori. Quello che sta facendo è grandioso”.

Vuoi dire qualcosa su Dybala?

“Io sono un tifoso della Roma e non un dirigente. Io quindi posso dire quello che voglio. Io dico quello che penso. Ho esternato questa cosa non contro Dybala che io difenderò sempre. Lui è il calciatore più forte della rosa, per me è un top player. Non ho mai parlato male di lui ma risposto a una domanda. Da dirigente ci penserei perchè se un calciatore fa il 50% delle partite farei delle valutazioni. Sono il primo ad averlo voluto alla Roma”.

Cosa pensi di Mourinho?

“Ne ho sempre parlato bene e lo farò sempre. Va ringraziato per quello che ha fatto con due finali consecutive in Europa. Grazie per essere venuto ad allenare la Roma”.

Vuoi fare l’allenatore?

“Sinceramente no”.

Vero che non ti vedi più nella Roma?

“Con questa dirigenza no. Se volevamo cercarmi mi trovavano. In questo momento è no. Io non dirò mai no alla Roma. Quando sarà il momento giusto, se sarà ritornerò. Ogni volta mi fanno questa domanda ma non dipende da me”.

Stasera gioca l’Italia. Come vedi la Nazionale di Spalletti in vista degli Europei?

“Stasera è un amichevole. In generale conosco il mister, so cosa può trasmettere al gruppo, che ha le potenzialità per arrivare fino alla fine”.

Un talento che ti piace di questa Nazionale?

“Spalletti ne chiama tanti, non ce ne è uno in particolare. Poi è uno che pensa più al gruppo che al singolo, e quando ha un bel gruppo può fare grandi cose, perché è un allenatore che lascia la sua impronta in campo”.

Le italiane sono fuori dalla Champions. Come mai?

“Spagna e Inghilterra hanno squadre blasonate e abituate ad arrivare in fondo, però pure noi l’anno scorso abbiamo fatto la nostra figura. Ci sono annate in cui ti dice bene e altre in cui ti dice male”.

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