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Le dichiarazioni

Mourinho : "La squadra ha giocato da squadra, sono contento per i ragazzi"

Il tecnico della Roma ha parlato dopo la sfida vinta per 2-0 contro il Frosinone: "Non abbiamo sentito l'anti-Roma dai tifosi. Futuro? Non ne devo parlare adesso"

José Mourinho durante Roma-Frosinone

José Mourinho durante Roma-Frosinone (GETTY IMAGES)

La Redazione
01 Ottobre 2023 - 23:21

Dopo il ritorno alla vittoria contro il Frosinone, parla alla stampa José Mourinho. Il tecnico giallorosso ha analizzato la sfida contro la squadra di Eusebio Di Francesco. Di seguito le sue parole.

Mourinho a Dazn

Sembra di aver rivisto la Roma dell’anno scorso
“Nel primo tempo abbiamo concesso un paio di buone opportunità, abbiamo una linea difensiva con un ragazzo che gioca con noi da un paio di mesi, c’è stata compattezza difensiva dagli esterni, grande sforzo di Bove e Paredes, anche i due ragazzi offensivi ci hanno aiutato. La squadra è stata squadra, è una cosa che a me piace sempre contro una squadra che di Serie B non ha niente, è una squadra organizzata con giocatori di qualità, mi è piaciuto il Frosinone e anche giocarci. Sono stanco devo viaggiare (ride, ndr)”.

Pellegrini è uscito sfinito..
“Pensavo fossi il responsabile dei non gol di Lukaku… come minimo nessuno può accusarmi di questo, perché Lukaku segna al Manchester, all’Inter. Romelu è Romelu e fortuna non sono un tecnico capace di togliere qualità a Romelu”.

Cosa l’ha infastidita questi giorni?
“Quello che ho spiegato ieri. Tre mesi fa ero amato, io ero voluto, io avrei causato il panico se fossi andato via. Tre mesi dopo, dopo un un inizio orribile a livello di risultati, ma multifattoriale, capite cosa intendo, qui mi sono infastidito. Oggi sapevo che i ragazzi avrebbero dato dimostrazione che siamo amici e uniti, sono contento che loro abbiano vinto, sono contento perché perdere 4-1 non è mai facile, bisogna essere equilibrati emozionalmente e la struttura mentale per entrare in campo. Non abbiamo mai sentito il mancato appoggio del pubblico, ci hanno sostenuto. Magari qualche ragazzo poteva sentire qualcosa di diverso, in realtà sembrava avessimo vinto a Genova e ringrazio loro (i tifosi, ndr). Dopo la partita non sono rimasto in campo per far godere la vittoria ai giocatori, nei momenti migliori lascio ai giocatori il palcoscenico e la foto”.

I Friedkin erano allo stadio: avete parlato di futuro?
“Continuate a parlare di futuro, non devo parlare di futuro. Ho un contratto fino al 30 giugno e questo è un compromesso serio come ho spiegato. Non devo sentire la società, non devo neanche parlare… La proprietà è la proprietà e deve rispettare senza commentare, sono ovviamente contento anche per loro, ovviamente sono dispiaciuti per il pessimo risultato di giovedì e oggi saranno ovviamente contenti. Lavoro per loro e per i romanisti, lavoro per i giocatori”.

Quando pensa di recuperare giocatori?
“Oggi guardavo la Juventus, Bremer si è fatto male e ha messo Rugani ho pensato che Allegri fosse fortunato. Giovedì non ci saranno Smalling e Llorente, per qualcuno di loro stare a Cagliari vediamo, non voglio essere troppo ottimista. Vediamo per Renato Sanches, dobbiamo aspettare e lottare per quelli che abbiamo oggi”.

Mourinho in conferenza stampa 

"Dopo questo periodo non puoi entrare in campo solo con il cuore, perché altrimenti questa gara non la vinci. Per vincerla devi alzare i livelli di intensità, di mentalità. Non puoi rischiare di perdere la testa quando il risultato è ancora sullo 0-0, non puoi calare nell’attenzione anche quando sei in vantaggio. Bisogna rimanere concentrati e cercare di avere quell’equilibrio per tutta la gara. Sono riuscito a trasmettere questo ai ragazzi, penso che da questo punto di vista è stato molto importante e penso che la mia esperienza riesca a farmi sentire questo momento così difficile e sono riuscito ad entrare nella testa dei calciatori nel modo giusto e lo hanno dimostrato in campo. Nessun panico dopo le loro due occasioni e siamo passati in vantaggio, nella ripresa abbiamo sempre cercato di trovare il gol del raddoppio e abbiamo controllato. Dopo il 2-0 partita chiusa, non era il giorno giusto per fare una partita meravigliosa sia per condizioni fisiche che mentali e anche perché il Frosinone è una squadra molto forte, lavorano molto bene, è una rosa con qualità".

Su Ndicka.
"Evan viene dalla Bundesliga che è un calcio completamente diverso, giocava a 3 però con dei principi di gioco completamente diversi. Io continuo a dire che il calcio più tattico è quello italiano, qualche volte vedo squadre in altri campionati con grandissimi giocatori e mi sembra che sono solo loro a fare grandi questi club. In Italia ci sono gli allenatori più forti, per Ndicka non è facile. Ha grande qualità con la palla, trova gli spazi tra le linee, oggi era un pochino nervoso, è molto veloce non è un giocatore fortiissimo nei duelli individuali, dal punto di vista mentale non è responsabilità loro, ma è nostra che siamo qua da tanto ad aiutarli a crescere. Anche Aouar ha bisogno di tempo per adattarsi, con la palla è molto bravo ma senza deve ancora riuscire a capire determinati movimenti. Tranne Romelu che è un giocatore di livello altissimo, quello che dal punto di vista tattico è più preparato è Renato Sanches".

Su Dybala.
"Giovedì non gioca, è arrivato al limite. Questa partita era troppo importante. Quando è uscito gli ho detto che ora decido io e con il Servette non ci sarà. Renato Sanches non rientrerà mai prima della sosta, Smalling per Cagliari sarebbe un miracolo ma vediamo, magari potrebbe venire in panchina, altrimenti tornerà dopo la sosta".

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