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Il mercato

Stallo alla colombiana: ancora 48 ore per arrivare a Zapata

Zapata a colloquio con l’Atalanta ha ribadito il suo desiderio di andare via. La Roma sta definendo formula e bonus con il club: manca ancora l’accordo definitivo

Duvan Zapata e Gianpiero Gasperini durante una sfida dell'Atalanta

Duvan Zapata e Gianpiero Gasperini durante una sfida dell'Atalanta (GETTY IMAGES)

Andrea Di Carlo
23 Agosto 2023 - 08:10

Sergio Leone l’avrebbe definito uno “stallo alla messicana”, che noi ci siamo presi la licenza di modificare leggermente, attribuendo all’ultimo intrigo di mercato in casa giallorossa una variante di matrice colombiana, un chiaro riferimento a Duvan Zapata. Nelle scene più iconiche dei suoi capolavori, ambientati nel Far West, spesso più personaggi si tenevano sotto tiro a vicenda, in modo che nessuno potesse attaccare un avversario senza essere a propria volta attaccato. Cambiano i tempi e le ambientazioni, non troppo la sostanza.

Le posizioni
La Roma ha scelto da settimane Zapata come numero 9 da affiancare a Paulo Dybala. Ma storce ancora il naso nel prenderlo a scatola chiusa a titolo definitivo, dopo le problematiche fisiche accusate nelle ultime stagioni. Della serie “ti voglio, ma non troppo”.

Dall’altra il giocatore vuole vestire la maglia della Roma, chiede garanzie che il trasferimento sia definitivo e ha ribadito, in un incontro avvenuto ieri a Zingonia alla presenza del ds D’Amico, il suo desiderio di vestire il giallorosso. Ma non aspettatevi un altro caso Matic o Marcos Leonardo: nessun ammutinamento o sgarbo al club, si allenerà e giocherà regolarmente senza forzare la mano. Della serie “ti lascio ma restiamo amici”.

E poi c’è l’Atalanta che da tempo ha messo il giocatore sul mercato, così come Muriel, ma è ora alle prese con le inquietudini di mister Gasperini, preoccupato dopo l’infortunio di El Bilal Touré di rimanere a corto di munizioni in attacco. Il Gasp così prende tempo e si coccola il Ternero, l’Atalanta non indietreggia nella trattativa, scrutando l’orizzonte a caccia di possibili rinforzi. Della serie “ti lascio andare, ma se poi te ne penti?”. Come se ne esce?

Scacco matto
Evitando che dallo stallo ne escano tutti feriti e malconci, sarebbe il caso di trovare il giusto compromesso in grado di far felici tutti. E il nodo della vicenda è nelle mani dei club: un obbligo condizionato al 50% delle presenze del colombiano è la strada proposta dalla Roma, con una base fissa di 5 milioni e altrettanti di bonus, non tutti facilmente realizzabili. Da Bergamo rimangono scettici sulla natura di alcuni bonus, con l’intento di alzare anche la parte fissa. La distanza c’è, ma non così ampia visto che le parti hanno trovato l’accordo sulla valutazione complessiva dell’affare attorno ai 10 milioni di euro.

Lo scenario
Il tempo è denaro, ma quando non ne resta molto il valore si raddoppia. E la Roma ha nove giorni per trovare un attaccante per Mourinho, non esattamente un rinforzo di secondo piano. Il risveglio del “Gallo” Belotti non ha di certo messo in stand-by valutazioni approfondite sul reparto offensivo. Con Marcos Leonardo in arrivo a gennaio (preaccordo con il Santos in dirittura d’arrivo), serve un nove esperto e pronto, in grado di scendere in campo al Bentegodi, se le tempistiche lo permetteranno, o comunque in grado di prendersi sulle spalle il carico dell’attacco giallorosso. Il gm Tiago Pinto nelle prossime 48 ore capirà le reali possibilità di rompere lo stallo con l’Atalanta per Zapata, altrimenti virerà con forza su altri obiettivi.

E nella giornata di ieri la suggestione Lukaku ha preso sempre più piede, con indiscrezioni (prontamente smentite) che non hanno trovato alcun riscontro. Dalla missione londinese della CEO Souloukou per trattare direttamente con il Chelsea ad un possibile incontro con il celebre avvocato Sèbastien Ledure, peccato che il noto rappresentante dell’attaccante belga fosse ieri ad Anversa, dove in serata ha visto dagli spalti la sfida dei preliminari di Champions tra i padroni di casa e l’Aek Atene. Il sogno del grande colpo accende la fantasia dei tifosi, a Trigoria si fanno i conti con liste e Fpf. La priorità resta Zapata, poi si sa, mai mettere limiti alla provvidenza.

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