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Il rendimento

Roma, che mal di trasferta: adesso serve l'effetto Olimpico

I numeri dei giallorossi lontani dalle mura amiche sono purtroppo impietosi. Nel 2023, su dodici trasferte, solo due vittorie. Ma con l’Inter e Bayer si gioca in casa

La Curva Sud durante una sfida della Roma allo Stadio Olimpico

La Curva Sud durante una sfida della Roma allo Stadio Olimpico (GETTY IMAGES)

Andrea Di Carlo
05 Maggio 2023 - 08:31

Ora, più che mai, serve la spinta dell’Olimpico, la possibilità di schierare in campo il vero e proprio dodicesimo uomo, in un momento in cui la profondità della rosa sta venendo meno partita dopo partita. Questo perché, al netto delle pesantissime assenze delle ultime uscite dei giallorossi, il rendimento offerto dalla squadra di Mourinho lontano da casa non è minimamente paragonabile a quanto accaduto all’Olimpico. 

Una squadra forte, volitiva e attenta dal punto di vista tattico, soprattutto contro le big, in grado di concedere pochissimo all’avversario di turno, si ritrova in trasferta a smarrire quelle certezze che sembrano ormai consolidate nella testa del gruppo giallorosso. Basti pensare che nel 2023 la Roma di Mourinho ha disputato ben 12 gare lontane dalla Capitale. Sono arrivate solo due vittorie (contro lo Spezia e a Torino, grazie al rigore di Dybala), poi quattro pareggi (Milan, Lecce, Real Sociedad e appunto Monza)  ma ben sei sconfitte (Napoli, Salisburgo, Cremonese, Lazio, Feyenoord e Atalanta). Attenzione, non tutto è da buttare, alcune gare sono state preparate e giocate bene dai giallorossi, ma 10 punti su 36 a disposizione non possono essere sufficienti se l’obiettivo rimane la Champions.

Empatia tremenda
Per questo motivo, se si vuole continuare a dar forma alle ambizioni europee, servirà l’aiuto del fortino di casa, dove la Roma sembra dimenticare le lacune della rosa, gli infortuni, la stanchezza e il valore dell’avversario. 
Sempre prendendo in esame il rendimento nel 2023, i giallorossi all’Olimpico hanno disputato 14 gare interne con un rendimento e un media punti impressionate, sia per quanto riguarda il campionato che le fasi finali della corrente edizione dell’Europa League.
Ben undici le vittorie messe a referto dagli uomini dello Special One (Bologna, Genoa, Fiorentina, Empoli, Hellas Verona, Salisburgo, Juventus, Real Sociedad, Sampdoria, Udinese e Feyenoord). Un solo pareggio (l’ultimo con il Milan) e due ko con Cremonese (in Coppa Italia) e Sassuolo in campionato. Numeri da vertice, che infatti consentono ancora alla squadra giallorossa di pensare ad un finale di stagione ambizioso, con un posto in Champions che dista, al momento, solamente due lunghezze e una finale di Europa League da conquistare nel doppio incontro con il Bayer Leverkusen (l’andata l’11 e il ritorno in Germania il 18). 

Olimpico pensaci tu
Senza Smalling, Llorente, Kumbulla, El Shaarawy e Celik (squalificato con l’Inter) e con la speranza di recuperare Wijnaldum, Dybala e Belotti, la Roma si gioca tutto, o quasi, nelle prossime due gare, con il vantaggio di affrontare Inter e Bayer Leverkusen in sei giorni all’interno del fortino giallorosso, con circa 120mila tifosi romanisti pronti a spingere la squadra oltre ogni difficoltà. Servirà infatti l’aiuto di tutti e, come spesso ripete Mourinho, lo stadio non dovrà guardare ma giocare la partita.
Con i nerazzurri è quasi una finale per un posto in Champions League, contro il Bayer Leverkusen il primo tempo di una doppia sfida con vista sulla finalissima di Budapest. Ben 180 minuti che diranno molto sul finale di stagione che attende la Roma. Mourinho dovrà metterci tanto del suo per schierare una squadra competitiva. Il resto speriamo lo metta l’Olimpico. 

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