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Il personaggio

A Milano con l’amuleto: ora Foti va a caccia della quinta

Quattro indizi costituiscono una prova. Il secondo di Mourinho ha un ruolino di marcia super e ora a San Siro cerca il bis, dopo aver battuto l’Inter

Foti e Mourinho durante una seduta a Trigoria

Foti e Mourinho durante una seduta a Trigoria (GETTY IMAGES)

Andrea Di Carlo
07 Gennaio 2023 - 08:56

Agata Christie tempo fa scrisse: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». E se gli indizi diventano addirittura quattro, allora la prova è quasi schiacciante. Non volevamo arrivare a tanto, nello scomodare la nota scrittrice e drammaturga britannica, ma il ruolino di marcia di Salvatore Foti, dopo la vittoria di mercoledì pomeriggio con il Bologna, ha ormai abbandonato il campo della mera curiosità ma è diventato decisamente una statistica da tenere in considerazione.  

Cabala o realtà?
Nessuno, con una conoscenza elementare della storia del calcio degli ultimi vent’anni, riuscirebbe mai  a mettere a confronto le carriere di Josè Mourinho e del suo vice, un parallelo che nemmeno esiste, ma di certo il rendimento della squadra quando il secondo prende in mano la situazione è quanto meno curioso. Di certo quello che vediamo in campo la domenica non è altro che il frutto di un lavoro andato in scena a Trigoria per tutta la settimana, ma lo spessore di un tecnico come quello portoghese a bordo campo si sente, in tantissime partite ha fatto la differenza. E farne a meno, sulla carta, non è affare da poco. Eppure la rosa giallorossa riesce a compattarsi e far fronte alla mancanza del proprio condottiero, trovando in Foti una figura stimata dallo spogliatoio e dallo stesso Special One. 

Da Abraham  a...Abraham
Dal rigore vincente di Abraham al picco di La Spezia al colpo di testa decisivo del bomber inglese contro il Bologna per mantenere la porta inviolata. Il ruolino di marcia di Foti ha inizio in Liguria il 27 febbraio 2022: il destro angolato del bomber giallorosso regala alla Roma tre punti sofferti al termine di una gara intensa. Il 5 marzo all’Olimpico arriva invece l’Atalanta di Gasperini: ancora una vittoria di misura (1-0), ancora il timbro di Tammy Abraham a decidere la sfida dell’Olimpico. L’inglese sarà invece il grande escluso, dall’undici iniziale, della Roma che sbanca San Siro il 1 ottobre: prima Dybala, poi Smalling e il Meazza si tinge di giallorosso. Infine, l’ultimo atto, o la quarta prova potremmo dire, Vostro Onore, arriva mercoledì contro il Bologna: minimo scarto, massimo risultato. Con Abraham ancora protagonista: il nove giallorosso senza dubbio è uno dei giocatori che risente positivamente della presenza dello Special Two in panchina, visto lo score nelle gare dove Mourinho non era presente. Ora Salvatore Foti ci ha preso gusto e va a caccia della quinta sinfonia. Non sarà facile, per questo rimanere imbattuto potrebbe rappresentare un obiettivo assolutamente gratificante. Non perdere a San Siro sarebbe la conferma della bontà del percorso intrapreso tra i banchi di Coverciano e le lavagne tattiche nelle segrete stanze di Trigoria.
  
Stop Camara, Zaniolo ok
La squadra giallorossa  intanto sta continuando a preparare la sfida di Milano sui campi del Fulvio Bernardini. Brutte notizie da Mady Camara: l’ex mediano dell’Olympiacos ha accusato un problema alla caviglia nella seduta di ieri mattina: le sue condizioni verranno valutate nelle prossime ore, al momento è senza dubbio da considerare in forte dubbio per la trasferta di San Siro. Le buone notizie arrivano invece da Paulo Dybala e Nicolò Zaniolo. La Joya, dopo un iniziale lavoro di scarico all’indomani della vittoria con il Bologna, ha lavorato regolarmente in gruppo: calzettoni fin sopra il ginocchio e sguardo concentrato, l’argentino vuole ripetersi e segnare ancora una volta a San Siro. Il tabù che Zaniolo si augua di infrangere finalmente: anche per lui allarme rientrato, il fastidio che aveva avvertito al ginocchio destro non c’è più, il numero 22 giallorosso è pronto per dare il suo contributo nella speciale notte di Milano. Certi di una maglia Pellegrini e Dybala, lui e Tammy Abraham si contenderanno un posto nell’undici titolare. A Trigoria c’è voglia di far svoltare la stagione, l’impegno con il Milan può rappresentare un trampolino di lancio o un amaro passo indietro. Ma con l’amuleto Foti in panchina, anche Leao e Giroud fanno meno paura. 

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