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Roma-Napoli: l’unico limite è il cielo

Contro Spalletti per attaccare il podio. I giallorossi tengono il ritmo delle favorite al titolo nonostante le pesanti assenze di Dybala e Gini

Zaniolo esulta dopo il gol allo Shakhtar

Zaniolo esulta dopo il gol allo Shakhtar (As Roma via Getty Images)

Matteo Vitale
22 Ottobre 2022 - 07:00

Rispetto a quando si sono affrontate la scorsa stagione Roma e Napoli sono in due momenti diversi. Di questi tempi un anno fa gli azzurri volavano in classifica e inseguivano la nona vittoria consecutiva, mentre la squadra di Mourinho cercava di rialzarse la testa dopo la dolorosa sconfitta rimediata in casa del Bodo in Conference League. I giallorossi sembravano destinati al ruolo di sparring partner in quel match, ma una squadra testaccina riuscì invece non solo a fermare la corsa del Napoli, ma anche a sfiorare la vittoria. 

Domani la Roma avrà l’opportunità (vincendo, chiaramente) di avvicinare il primo posto in classifica e di portarsi sul podio del campionato. Non a caso dopo la gara di Genova di lunedì il tecnico portoghese ha detto: « È dura dare credito a chi lavora qui, ma la verità è che con tutti i problemi che abbiamo stiamo facendo il massimo». E i problemi ai quali fa riferimento lo Special One sono i tanti, troppi, infortuni con i quali la squadra giallorossa è stata obbligata a fare i conti praticamente da inizio stagione. Prima lo stop di Gini Wijnaldum, definito “drammatico” da Mou, che ha fatto saltare i piani e i progetti per il mercato, poi quello di Paulo Dybala, uomo più in forma tra i romanisti e anche capocannoniere, con in mezzo gli infortuni subiti da Karsdorp, il titolare della fascia destra, e Zeki Celik, la sua prima alternativa. Con tutti i limiti del caso e nonostante le dolorose assenze, la Roma sta tenendo il passo della prima della classe e sta facendo meglio di squadre che ai nastri di partenza erano sicuramente più accreditate. I 22 punti in classifica sono una fotografia fedele dell’ottimo lavoro svolto da Mourinho e dai suoi, al netto di qualche passo falso  fisiologico. 

Un successo contro gli uomini di Spalletti sarebbe non solo una spinta per la classifica e per le ambizioni della squadra in campionato, ma anche grande convinzione e carica di adrenalina ed è per questo che oggi dalle parole dello Special One è lecito aspettarsi una spinta a fare il meglio possibile, a puntare più in alto per non avere rimpianti, nonostante tutto. L’obiettivo dev’essere quello di “sopravvivere” (come ha detto lo stesso José qualche settimana fa) a questo momento, perché poi a gennaio, con i rientri dei due colpi di mercato di Tiago Pinto, il livello della squadra si alzerà ancora. 

L’ottimismo in casa Roma non deve mancare, soprattutto perché bisogna partire da un dato di fatto: i giallorossi sono quarti in classifica a quota 22 punti, nonostante il reparto offensivo attualmente a disposizione (quindi escluso Dybala) in campionato abbia totalizzato appena 3 gol: 2 Abraham e 1 Pellegrini, dal dischetto. E il tutto con l’altissimo dato di xG (expected goals) creati di 24.77, secondo solo al Napoli (25.03) e davanti al Milan (20.17). Peggio di così l’attacco della Roma non può fare. Anzi, il pensiero dev’essere proprio opposto: lo score di Abraham, Zaniolo e Belotti può soltanto migliorare. E quando accadrà la classifica non potrà che beneficiarne.

Dall’attaccante inglese e dal numero 22 domani Mourinho si attende risposte e segnali importanti: il numero 9 ha segnato soltanto due gol in stagione e contro Kim e Juan Jesus avrà l’occasione di tornare alla rete e riprendere il ritmo della scorsa stagione, che è poi la ragione per cui tutti si aspettano gol e prestazioni di livello alto. Nicolò, invece, ora come ora è l’uomo più atteso in casa Roma. Il suo ingresso contro la Sampdoria è stato elogiato da Mourinho, che lo ha definito “devastante”: dovrebbe partire titolare e dalle sue parti ci sarà Mario Rui, con il quale potrà far valere l’evidente mismatch fisico. Proprio agli azzurri segnò il suo ultimo gol in casa in Serie A: quale miglior occasione per trovare la prima gioia stagionale. In ogni caso, in attesa di fortuna sotto porta e del rientro dei grandi assenti, domani la Roma scenderà in campo con il podio nel mirino. Per urlare “noi ci siamo” una volta per tutte.

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