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Il tecnico

Mourinho: "Nel secondo tempo abbiamo controllato, la squadra ora è più pragmatica"

L'allenatore giallorosso: "Nella prima frazione ci sono stati dei problemi, poi dopo non ho mai avuto la sensazione di poter subire un gol"

La Redazione
10 Marzo 2022 - 20:21

José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato dopo la vittoria sul Vitesse nei quarti di finale di Europa League:

Mourinho a Sky Sport

Bisognava adattarsi al campo all'inizio, poi alla fine avete controllato la partita.
"L'abbiamo controllata nel secondo tempo, nel primo no. Lì direi anche che per loro è un risultato immeritato perché noi non abbiamo fatto niente per segnare, abbiamo avuto problemi nel controllo della partita e siamo stati sfortunati in qualche situazione. Però nel secondo tempo, è vero che è molto difficile giocare e creare e avere sicurezza nel possesso, ma posizionalmente e difensivamente abbiamo controllato molto bene ed era veramente difficile".

La posizione di Oliveira l'ha convinta o forse Mkhitaryan era stato più convincente in quel ruolo di pseudo-regista?
"Quando non c'è un regista puro, dobbiamo provare diverse dinamiche. Oggi Sergio e Veretout nel primo tempo non hanno controllato. Non hanno neanche avuto la possibilità di avere il possesso palla. Secondo tempo un po' diverso, ma non voglio dire che Cristante ha giocato meglio di Veretout, voglio dire che noi abbiamo giocato meglio nella ripresa. Il nostro pressing nel primo tempo era del tutto disconnesso, la posizione di Tammy anche. Anche per Veretout era difficile salire, dall'altra parte Maitland-Niles non ha avuto quell'arroganza di salire e pressare alto ma è rimasto sempre nella linea dei 5. Nella ripresa Karsdorp ha fatto meglio e con questo la squadra ha preso sicurezza. Nella ripresa non ho mai avuto la sensazione di poter subire un gol, mentre sarei stato felice anche di arrivare sullo 0-0 a fine primo tempo".

Terza vittoria consecutiva, tutte diverse. Si sta iniziando a costruire di molto concreto nella sua Roma?
"Sto cercando di costruire dal primo giorno ma adesso magari per la prima volta abbiamo un po' più di stabilità. L'unico che non era con noi era Spinazzola, poi a Udine non ci saranno Micki e Kumbulla, al ritorno né Sergio né Mancini però siamo più compatti, abbiamo più soluzioni. La squadra capisce meglio le situazioni di gioco, i momenti della partita e quello che deve fare ed è più pragmatica. Avevamo perso un po' di quell'ingenuità e per esempio oggi nel momento di difficoltà la squadra ha reagito bene".

Mourinho a Roma Tv+

"Abbiamo avuto una grande difficoltà nell'adattarci alla partita, alle condizioni del campo, all'intensità del gioco. Siamo stati anche fortunati perché hanno avuto un paio di occasioni per segnare. Nel secondo tempo no, si può parlare di controllo assoluto, anche quando siamo rimasti in 10. Anche quando ci siamo abbassato abbiamo controllato il match. Abbiamo giocato bene difensivamente in un momento in cui era necessario farlo. Era impossibile giocare a pallone su questo campo, però ci si gioca una qualificazione ai quarti di finale e ad abbiamo preso il minimo risultato che ci lascia la speranza in casa con i nostri tifosi dietro e con un campo che paragonato a questo sembra una meraviglia. Speriamo di fare risultato e passare al prossimo turno".

È cambiato qualcosa a livello difensivo? È la terza partita consecutiva senza prendere gol ed anche in dieci la squadra ha sempre dimostrato di avere maggiore equilibrio rispetto a qualche tempo fa.
"Sì, senza grandi errori. Nel primo tempo sì, magari anche per il campo come nella situazione di Rui. Avevamo difficoltà di respirare con la palla perché quando cercavamo di fare un giro a sinistra o a destra o cercare spazio all'interno il campo lo rendeva incredibilmente difficile. Stiamo crescendo veramente nel controllo possesso palla, giochiamo sempre meglio. Nel secondo tempo siamo stati forti difensivamente e concentrati su tante palle inattive, soprattutto negli ultimi 10 minuti. E lì dovevamo essere pragmatici, uniti nelle difficoltà. Adesso dimentichiamo questa partita e pensiamo a Udine".

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