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Zaniolo, Bertolini charisce: "C'è stato un equivoco. Non giudico nessuno"

"Parole estrapolate dal discorso. La frustrazione del giocatore meritava più comprensione. Credo anche che vada aiutato nella gestione degli aspetti emotivi nel calcio"

La ct dell'Italia femminile Milena Bertolini (Getty Images)

La ct dell'Italia femminile Milena Bertolini (Getty Images)

La Redazione
07 Febbraio 2022 - 19:11

Milena Bertolini prova a placare gli animi dopo le tante polemiche scaturite dalle sue parole su Zaniolo. La ct dell'Italia femminile aveva detto "va educato", commentando il comportamento del numero 22 che ne aveva causato il rosso contro il Genoa all'Olimpico. Le avevano risposto per le rime sia la madre del talento giallorosso sia il suo procuratore Vigorelli ed è diventato "di tendenza" su Twitter l'hashtag #Zanioloeducato. In una nota diffusa dalla Figc, Bertolini ha voluto chiarire: "Sono profondamente dispiaciuta per i risvolti negativi che le mie parole su Zaniolo stanno assumendo. Aver estrapolato una piccola parte di quanto ho espresso, senza ascoltare interamente tutto il mio pensiero nella sua complessità, può aver contribuito a generare l'equivoco. Per questo ritengo utile fare chiarezza. Nel corso della trasmissione 90° Minuto  - ha continuato - ho tentato di spiegare che la frustrazione di Zaniolo per l'annullamento del goal segnato meritava una maggiore attenzione e una maggiore comprensione, così come l'abbraccio affettuoso di Mourinho ha dimostrato in modo evidente. Ho sottolineato che, pur non intendendo giustificare le sue parole, si sarebbe dovuto comprendere la specifica situazione, senza punirlo oltremisura. Come tutti i ragazzi giovani, ritengo che anche Zaniolo vada aiutato e guidato nella gestione degli aspetti emotivi, cioè nella gestione delle naturali difficoltà, delle frustrazioni e delle presunte ingiustizie che si possono vivere dentro una partita. Quando ho parlato di educazione mi riferivo a questi aspetti, legati strettamente alla crescita calcistica. Lungi da me giudicare altri aspetti personali. Nicolò è un grande talento e un patrimonio del calcio italiano e soprattutto un ragazzo che tra l'altro a me pare estremamente sensibile e generoso".

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