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Mourinho: "Non lascio i miei ragazzi per il Newcastle, ho firmato per 3 anni"

Il tecnico: "Questa squadra è diventata una famiglia indistruttibile: non c'è sconfitta, non c'è risultato. Stiamo costruendo qualcosa di importante"

La Redazione
20 Ottobre 2021 - 18:34

José Mourinho, dopo la conferenza stampa, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della sfida di Conference contro il Bodo/Glimt. Queste le sue parole:

Non è che gli arabi del Newcastle la portano via?
"Non lascio i miei ragazzi per niente, è deciso. Ho firmato per 3 anni e nessuno me li farà lasciare".

Strano vederla in questa competizione, che effetto le fa?
"Come diceva qualche giocatore quando siamo arrivati, è la conseguenza del campionato che abbiamo fatto lo scorso anno, è il modo di pagare per questo campionato. Ma la verità è che siamo in questa competizione e dobbiamo giocarla con ambizione, serietà e responsabilità. Ovviamente il sogno di tutti è la Champions. Dopo la Champions c'è l'Europa League, dopo ancora c'è questa competizione. Non c'è da piangere, ma da giocare anche in queste circostanze che sono difficile. Ho giocato in condizioni difficili, ma così è nuovo anche per me. Mi sembra impossibile giocare bene, non tanto per il campo artificiale, ma perché c'è un vento impossibile per giocare a calcio. Ma dobbiamo giocare, lottare e portare a casa qualcosa".

Al di là della classifica, la squadra sta cambiando mentalità e sta crescendo a livello di condizione?
"Inizio a vedere gente preoccupata per questo, anche voi. Vedo preoccupazione. Questa squadra è diventata una famiglia indistruttibile: non c'è sconfitta, non c'è risultato, non c'è gioco io o gioca tu. Inizio a sentire qualche tipo di commento, c'è gente preoccupata. Noi non siamo preoccupati, ma siamo anche felici di quello che stiamo costruendo. Parlavo di famiglia ma posso parlare anche calcisticamente: stiamo costruendo qualcosa che sarà importante. Domani qui sarà un'esperienza diversa. Non nascondo che domani ci saranno tanti cambi perché c'è gente che deve riposare e c'è gente che merita di giocare. È un'esperienza in più per una squadra che ha bisogno di esperienza di vita e di calcio".

C'è nervosismo intorno alla Roma legata ad alcuni episodi arbitrali. Questa società è abbastanza rispettata e ha abbastanza peso nel calcio italiano?
"Preferisco non commentare ed essere concentrato sul mio, e il mio che posso controllare è il lavoro che facciamo ogni giorno. Dopo la partita con la Juventus ho deciso di non parlare dell'arbitro e dopo aver analizzato la partita con freddezza e tranquillità, che meraviglia che ho deciso di non commentare...Perché la gente si è concentrata solo sul rigor/non rigore o gol/non gol ma c'è tanto dall'inizio della partita fino alla decisione dei 3 minuti. Preferisco così, facciamo crescere la famiglia e la squadra. Non voglio entrare in questo".

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