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Europa League, Atletico e Marsiglia in finale: arbitraggio vergognoso in Austria

Qualificazione al cardiopalma per Rudi Garcia che ha dovuto aspettare il 116' per festeggiare la finale

Foto Sync

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03 Maggio 2018 - 21:56

Saranno Atletico Madrid e Marsiglia a sfidarsi mercoledì 16 maggio a Lione per la conquista dell'Europa League. Grazie all'1-0 siglato da Diego Costa, gli spagnoli disputeranno la quinta finale europea negli ultimi otto anni (due di Champions e tre di Europa League). Dopo il 2-0 dei tempi regolamentari, la favola Salisburgo si è interrotta solamente ai supplementari.

Atletico Madrid-Arsenal

Non porta bene l'Atletico a Koscielny. Dopo lo svarione decisivo nella gara di andata, il difensore francese ha dovuto lasciare il campo all'undicesimo minuto per un brutto infortunio al tendine d'Achille. Schierato titolare in attacco, Diego Costa si è reso subito pericoloso, divorandosi un'occasione incredibile. Nonostante l'inizio complicato, i Gunners non hanno perso le distanze nel corso del primo tempo, caratterizzato anche da un curioso episodio riguardante Rocchi, che ha lasciato giocare per alcuni minuti Griezmann sanguinante per una ferita dietro alla testa. Wenger ha impostato la sua duecentocinquantesima partita in competizioni Uefa puntando sul dinamismo di Lacazette, abile a svariare su tutto il fronte d'attacco, anche se l'occasione più pericolosa è capitata sui piedi del numero 7 rojiblanco: sinistro largo da distanza ravvicinata. Una minaccia che ha fatto da preludio al vantaggio dei padroni di casa, siglato al 47' da Diego Costa su filtrante di Griezmann. Vibrante e spettacolare, il secondo tempo ha riscattato una prima frazione poco entusiasmante. Dopo l'immancabile screzio con un avversario e conseguente ammonizione, sostituito da Torres all'83, Costa ha raccolto l'ovazione del Wanda Metropolitano, letteralmente in estasi al fischio finale.

Salisburgo-Marsiglia

Nonostante un ambiente caldissimo, il Salisburgo non è riuscito a imporre il proprio ritmo durante il primo tempo, agevolando così il palleggio ragionato del Marsiglia, forte della vittoria per 2-0 nella gara di andata. Senza occasioni da gol nitidissime, la prima frazione si è conclusa sullo 0-0. Tutta altra musica nella ripresa, iniziata con due occasioni sprecate da Ocampos e Germain e con lo splendido gol di Haidara, abile a depositare in rete dopo uno spettacolare assolo al 53'. Caricati dal vantaggio, gli austriaci hanno disputato quindici minuti di fuoco, trovando il 2-0 su autogol di Sarr al 65', in un'azione viziata da un fuorigioco di Dabbur. Francesi che possono recriminare anche per un clamoroso fallo di mano in area di rigore su cross di Thauvin, non sanzionato da Karasev. Provvidenziale, invece, la manona di Pelé che al 9' del primo tempo supplementare ha compiuto un miracolo su Caleta-Car. Sulle ali dell'entusiasmo, il Salisburgo è andato vicino al gol qualificazione con un sinistro di Dabbur. Tutti segnali di una possibile beffa che si è materializzata al 116' nel piattone di Rolando su corner inventato: 2-1, Rudi Garcia a Lione e finale infuocato per le proteste austriache.

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