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il cruijff dei balcani

Modric, ovvero la luce in più di questi Mondiali

Luka riesce ad abbagliare anche in Qatar. La Croazia è arrivata in semifinale anche grazie alla sua classe. E la sua carriera ha cifre da fantascienza

Modric con la maglia della Croazia contro il Brasile

Modric con la maglia della Croazia contro il Brasile (GETTY IMAGES)

Mauro De Cesare
11 Dicembre 2022 - 13:02

Il Romanista è l’unico quotidiano al mondo dedicato a una squadra di calcio: la Roma. Ma proprio perché Romanista, e orgoglioso di essere tale, sa benissimo quando si può (anzi si deve) parlare anche di qualcosa che non sia romanista. 

E si può parlare di un immenso campione, che nulla deve invidiare a Pelè, Maradona, Cruijff, Cristiano Ronaldo, Messi: Luka Modric, 37 anni, 172 cm di altezza, 66 kg, è un bagaglio di classe cristallina che raramente è stata ammirata sui campi di calcio, in ogni angolo di sei/sette/otto/nove Continenti (anche la geografia ha le proprie idee e valutazioni).

Luka Modric è nato il 9 settembre 1985 nella frazione di Modrići a Zaton Obrovaćki, un piccolo villaggio situato alle pendici meridionali del monte Velebit nella Dalmazia, nell’epoca in cui la Croazia era ancora un’unità territoriale della Jugoslavia. Definito il “Cruijff della Croazia”, è un centrocampista che sa fare tutto. Padrone del centrocampo, dalla propria area di rigore a quella avversaria, sa giocare a due tocchi per dare rapidità alla manovra, accelerare i movimenti della squadra ed entrare nei trenta metri avversari. Sa come abbassare i ritmi, dando la possibilità ai compagni di evitare la pressione. Presente, nonostante un fisico non da corazziere, nella fase di copertura. E, per non farsi mancare nulla, ha anche un buon tiro dalla distanza.
Ha giocato nella Dinamo di Zagabria, nel Tottenham e da 10 anni nel Real Madrid. Numeri da fantascienza: 783 partite in squadre di club e 97 gol; nessuno come lui in nazionale croata, 160 presenze e 23 gol. E ciò che spaventa sono le sue conquiste, la sua bacheca a 10 ripiani: 3 scudetti in Croazia, più una Supercoppa e 2 Coppe di Croazia; 3 scudetti con il Real, più 4 Supercoppe e una Coppa di Spagna; 5 Champions League, 4 Supercoppe Uefa , 4 Coppe del mondo per club. E tra tanti, tantissimi trofei individuali e onorificenze, il Pallone d’Oro 2018.

Scorri questo infinito palmares e resti sorpreso. Già, perché seppur riconosciuto da tutti come campione di prima grandezza, ha ricevuto meno “applausi” di quanti avrebbe meritati. È il capitano che tutti i compagni vorrebbero avere. Se hai bisogno di aiuto, se sei in difficoltà, lui e lì. Forse non lo vedi, ma senti la sua presenza, sei più tranquillo, ti appoggi a Luka. La luce.
Si sta regalando una passerella meravigliosa ai mondiali in Qatar. Ha portato la Croazia alle semifinali (dove troverà l’Argentina), eliminando il Brasile (5-3 ai rigori) dei fenomeni e dimostrando ancora una volta la sua immensa classe, la sua bravura. E, allora, perché Il Romanista non dovrebbe fare un “salto” fuori Trigoria per rendere a Modric quello che è di Modric?
Sì Luka, Campione con la “C” maiuscola. Sì, Luka: l’unico quotidiano al mondo dedicato a una squadra di calcio, Il Romanista, ti applaude a scena aperta. È orgoglioso di farlo in nome della bellezza del calcio. Chapeau, “Cruijff della Croazia”.

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