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Figc, Gravina: "Abbiamo ritrovato entusiasmo. Ora serve una riforma"

Il presidente della Federcalcio: "Ho proposto Serie A e Serie B a 20 squadre. Dobbiamo riprenderci il nostro ruolo nel panorama del calcio internazionale"

Il presidente della Figc Gabriele Gravina

Il presidente della Figc Gabriele Gravina

La Redazione
14 Dicembre 2018 - 15:49

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport, chiarendo il suo punto di vista sulle prima fasi del suo lavoro e sulla situazione del calcio italiano in generale. Ecco le sue dichiarazioni.

"L'entusiasmo che siamo riusciti a concentrare in questi 50 giorni lo dobbiamo rafforzare e per farlo abbiamo bisogno dei risultati. E i risultati devono seguire alcune idee con grande forza l'esigenza di una riforma del calcio italiano e per questo sono necessarie risposte concrete. Ho trovato una Federazione in una fase di depressione contaminata da tutto l'ambiente del mondo del calcio, dello sport. Oggi, forse, quel 97,20% ha generato un effetto di grandissimo entusiasmo che adesso dobbiamo coltivare ed alimentare. Ho vissuto malissimo la mancata qualificazione al Mondiale in Russia, ma da questo momento storico negativo dobbiamo prendere spunto per iniziare insieme un percorso di rilancio delle nostre nazionale per far sì che ci sia davvero un momento di esaltazione per tutto il calcio italiano. Considero il girone alla nostra portata, forse complicato dal calendario. Noi siamo l'Italia, dobbiamo convincerci che l'Italia deve riconquistare quel ruolo centrale nel panorama del calcio internazionale. Sono partito da una valutazione oggettiva: il mondo professionistico non può avere più di 40 squadre che sono le 20 di Serie A e le 20 di Serie B. Ho proposto al governo ed è in atto una norma che riguarda la disciplina del semi-professionismo. La Lega Pro conserverebbe tutti i vincoli e i diritti derivanti dal professionismo, ma avrebbe dei vantaggi di natura fiscale legati al dilettantismo. Con un impegno: il 50% di questo vantaggio dovrebbe essere investito nelle infrastrutture, il 50% nei settori giovanili. Il 18 dicembre spero che il Consiglio Federale ponga fine a questa situazione, stabilendo anche quale sarà il format del futuro. Secondo me quello corretto l'ha sottoscritto quel 97,20 e questa sarà la mia proposta: la Lega A a 20, la B a 20, Lega Pro a 60 con semi-professionismo. Poi ci sarà un confronto nel dare un giusto risarcimento eventualmente alla Lega Pro, ipotizzando una quinta promozione

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