A Firenze le basi della nuova Roma
Gasperini ieri all’hotel di Friedkin con Dan, Ranieri e Ghisolfi. Manca ancora la firma sul contratto

(GETTY IMAGES)
Il pranzo è servito, la firma ancora no. La Roma del domani, quella che per i prossimi tre anni dovrebbe avere come allenatore Gian Piero Gasperini (a meno di altri frettolosi e assurdi esoneri), ha gettato le sue fondamenta ieri, a Firenze, con l’incontro previsto e andato in scena al Collegio alla Quercia, hotel di lusso gestito dalla catena Auberge Resorts, di proprietà del Friedkin Group. Lì, nella culla del Rinascimento, ha preso forma l’era targata Gasp, che in mattinata ha raggiunto il capoluogo toscano da Grugliasco (città natale del classe 1958), mentre contemporaneamente l’accoppiata Ghisolfi-Ranieri ha fatto il percorso geograficamente inverso, ma con meta identica, partendo dalla stazione Termini, insieme all’interprete del club Claudio Bisceglia. La presenza di quest’ultimo utile, nel meeting, ad agevolare la comunicazione tra Gasperini e Friedkin. Già, perché a parlare con l’allenatore scelto da Ranieri per il post Sir Claudio c’era anche Dan in persona. Alle 12.18, all’aeroporto di Firenze-Peretola, è atterrato il suo jet, “parcheggiato” poi a Bologna.
Un incontro durato qualche ora, con in mezzo anche il pranzo durante il quale Ranieri e Ghisolfi sono stati fotografati (scatto poi pubblicato da Manà Manà Sport Roma). I protagonisti del giorno non sono stati i dettagli del contratto triennale, a circa 5 milioni netti a stagione, che attende solo di essere firmato, ma tutti gli altri dettagli di quella che dovrebbe essere l’era Gasperiniana a Trigoria. Dalle mosse sul mercato (Gasperini vuole voce in capitolo e garanzie di investimento da parte della società) a un’estate da organizzare (tra raduno, ritiro ed eventuali tornée al momento non all’orizzonte), oltre allo staff da comporre (in cui rientrerebbero anche alcuni collaboratori di Ranieri, oltre agli uomini di fiducia di Gasp, pronti a lasciare Zingonia). Sensazioni positive nel tardo pomeriggio, quando ognuno ha fatto ritorno al suo punto di partenza, nonostante Gasperini abbia chiesto comunque ancora qualche ora prima di dare il suo ok definitivo e cominciare così la sua avventura romanista.
L’ultimo nodo da sciogliere rimane la sua uscita dall’Atalanta, società nella quale ha lavorato nelle ultime nove stagioni quasi sempre in sintonia. Dei rapporti, quelli tra Gasperini e la famiglia Percassi, che potrebbero essere stati intaccati dal pranzo di ieri. Galeotto fu l’incontro e chi ci partecipò, perché da Bergamo non era arrivata alcuna autorizzazione a trattare (nonostante ormai Gian Piero avesse esplicitato la sua intenzione di lasciare la Dea nel colloquio di martedì). Ci vorranno, quindi, ancora tra le 24 e le 48 ore per formalizzare il suo addio, con la rescissione da trattare (l’attuale contratto prevede la scadenza nel giugno del 2026).
Da parte della Roma, però, c’è l’intenzione di chiudere al più presto, anche perché in questo caotico valzer delle panchine, qualcun altro potrebbe presto bussare alla porta di Gasp. Come la Juventus, ad esempio, che sta valutando un tentativo in extremis per il tecnico piemontese (cresciuto come allenatore nelle giovanili bianconere), dopo essere rimasta spiazzata dalla permanenza di Conte al Napoli (l’annuncio di De Laurentiis è arrivato ieri sera). Ranieri e Ghisolfi hanno trattato sicuramente Gasperini e Fabregas, ma non risulta, almeno al momento, un possibile piano C. La meta va raggiunta il prima possibile.
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