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Le parole

Serie A, Ulivieri: "Secondo me sarà possibile terminare la stagione"

Il presidente dell'Assoallenatori: "Ci troveremo in una situazione anomale che spero ci faccia arrivare fino alla fine della stagione. Favorevole alle 5 sostituzioni"

La Redazione
25 Maggio 2020 - 10:51

Renzo Ulivieri, presidente dell'AIAC, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Rai Radio Uno riguardo l'eventuale ripartenza della Serie A:

Secondo lei sarà possibile terminare la stagione?
"Secondo me sì, ma se si pensa alla normalità non sarà così. Ci troveremo di fronte a situazioni nuove, sia per i giocatori che per gli allenatori, così come per gli arbitri. Non si sarà pubblico. Questa situazione anomala spero che ci faccia arrivare fino alla fine della stagione".

Cosa pensa del taglio stipendi?
"Come Associazione cerchiamo di salvaguardare i contratti più bassi. Siamo stati sempre dalla parte più giusta. Le categorie che guadagnano meno di 1500 euro al mese devono essere salvaguardate al 100%. A oggi è successo questo".

Si completerà questo campionato, poi si inizierà subito quello successivo e poi ci sarà l'Europeo. Cosa verrà fuori?
"Non sarà facile per gli allenatori ma con i loro staff potranno gestire al meglio questa situazione anomala".

Un ricordo di Gigi Simoni.
"Mi commuovo ancora, ieri non sono stato capace di fare un'intervista. Siamo stati ragazzi insieme, anche nelle giovanili della Fiorentina. La sua personalità era tale che si faceva intendere senza mai alzare il tono della voce. Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto essere come lui. Ero legato a lui da 60 anni".

Liverani è contrario alle 5 sostituzioni. Cosa ne pensa?
"Vista la situazione sono favorevole. Ritrovare i ritmi gara sarà difficile, credo ci sia la necessità dei cinque cambi. Chiaro è che una squadra più piccola ci rimette rispetto a chi ha una rosa ampia".

Credo che arriveremo al professionismo nel calcio femminile?
"Sì ma nel modo giusto. Ci deve essere un passaggio per gradi tra il dilettantismo e il professionismo. Poi una calciatrice deve essere libera di farlo o meno, visto che potrebbe anche avere bisogno di fare un altro lavoro. Cercare di garantire le tutele sarebbe però importante".

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