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Cagliari-Roma, impegno Maxime: una notte da Lione per Gonalons

In Sardegna quarta presenza consecutiva in campionato per il francese. Non è mai stato utilizzato con tanta frequenza: cresciuto il suo rendimento

06 Maggio 2018 - 10:14

La quarta consecutiva. A Cagliari Maxime Gonalons potrà inanellare la sua più lunga serie di partite consecutive in campionato. Anche se nell'ultima con il Chievo è entrato solamente nel finale. In compenso ha disputato due importanti spezzoni di gara nelle semifinali di Champions contro il Liverpool, portando di fatto a sei i match nei quali è stato utilizzato da Di Francesco, sia pure non sempre per novanta minuti. Quelli sono stati riservati alle due vittorie consecutive contro Genoa e Spal, fondamentali per mantenere stretto il terzo posto, prima che la vittoria della Juventus a San Siro ai danni dell'Inter mettesse una seria ipoteca sulla qualificazione alla prossima Champions. Fatto sta che il francese ha ottenuto possibilità sempre maggiori per dimostrare che il periodo più complicato fosse ormai alle spalle.

Non è stata una stagione sempre felice per Maxime, finito spesso sulla graticola per qualche errore in fase di palleggio, che sarebbe forse passato meno sotto le lenti d'ingradimento se non avesse avuto la sfortuna di innescare azioni avversarie finite in gol. Lo ha spiegato qualche tempo fa pubblicamente lo stesso tecnico giallorosso: chi gioca davanti alla difesa tocca un'infinità di palloni in ogni partita e fisiologicamente ne può sbagliare alcuni; la differenza la fa soltanto il caso, che li manda in porta o fuori e fa risaltare o meno l'imprecisione di turno. E soprattutto in alcune sfide di Champions, Gonalons ne ha persi un paio che sono risultati sanguinosi, finendo per sembrare più decisivo di quanto in realtà si sia mostrato. Di Francesco, che lo vede quotidianamente in allenamento, non si è lasciato ingannare dalle apparenze e ha continuato a dargli fiducia. Chiedendone un pizzico in più anche all'ambiente per aiutare il giocatore a ritrovare la necessaria autostima.

Che pur avendo davanti a sé un "mostro sacro" come De Rossi, è riuscito a ritagliarsi il proprio spazio. Non è casuale che nel momento di maggiore sforzo agonistico della stagione, il francese sia stato mandato in campo con estrema continuità. Anche rispetto alla prima parte dell'avventura difranceschiana. Anche perché nella fase centrale dell'annata, quando i problemi al polpaccio hanno messo fuori combattimento il Capitano giallorosso, il destino si è accanito con la Roma, mietendo come vittima lo stesso Gonalons. E per un infortunio molto simile a quello del numero 16. È stato quello il periodo di maggiore crisi, durante il quale la Roma si è staccata dalla coppia in vetta alla classifica, dovendo poi sudare più del previsto per riguadagnare posizioni utili alla qualificazione in Champions.

Adesso che quest'ultima sembra davvero a portata dei giallorossi, c'è necessità di chiudere i giochi prima di imbattersi in qualsiasi genere di sorpresa. Troppo ghiotta l'occasione fornita dai quattro punti di distacco dalla quinta (e dal vantaggio negli scontri diretti sulla quarta) per non essere sfruttata. Troppo gustosa la Champions appena disputata per non dare tutto pur di rifarla. Le energie fisiche e nervose appena consumate non sono state poche. Motivo per cui fanno comodo gli uomini d'esperienza, i De Rossi, i Gonalons, anche insieme, come rivelato dallo stesso Di Fra. Un Capitano e un ex Capitano (in Francia), che ha voglia di far rivedere le qualità mostrate a Lione. Impegno Maxime.

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