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Roma-Chievo, le pagelle: Special Fara...One, Nainggolan dilaga

El Shaarawy si sdoppia e triplica: rincorre, costruisce e finalizza, cogliendo anche un palo. Alisson sbarra la strada a Inglese in attesa degli inglesi

Foto Mancini

Foto Mancini

29 Aprile 2018 - 07:00

La Roma cala il poker. In attesa di riprovarci mercoledì. Non servito, perché di mezzo ci si poteva mettere uno dei tanti intoppi che si frappongono su quei percorsi che sembrano placidi, ma per noi difficilmente risultano tali. Siccome il "sor Tranquillo" non fa mai una bella fine, allora sempre meglio prevenire.

7,5 ALISSON
Nel primo tempo si limita a raccogliere le telefonate clivensi. Poi Calvarese decide di animargli la giornata e lui in attesa di stoppare la strada maestra agli inglesi, inizia con Inglese. Quel rigore neutralizzato vale come antidoto a sgradite sorprese e ritorno in auge dei mainagioismi.

6,5 PERES
Rinato in Ucraina. Ricresciuto sotto la guida difranceschiana. Risbocciato coi brusii trasformati in sostegno. Peres-trojka.

6,5 FAZIO
Svetta su ogni palla aerea come se il suo Comando fosse quello dell'aviazione. In una difesa che varia da 4 a 3 e con uno scellerato cartellino da due a uno nel reparto centrale, la certezza è sempre lui. Colonna d'Ercole.

5 JESUS
La Via Crucis di Liverpool sembra non finire quando al rigore si aggiunge il rosso. Per un attimo la Var fa credere al miracolo, ma non è giornata.

7 KOLAROV
Quando la gara è ancora in bilico vola che è una meraviglia e fornisce l'ennesimo assist all'amico Edin. Quando rischia di riaprirsi, la ara con sapienza, oscillando fra le due fasi. Quando è in ghiaccio, si gestisce in attesa di sprigionare nuovamente la sua onda d'urto in Champions.

7 PELLEGRINI
È dinamismo allo stato puro: corsa continua, inserimenti senza palla, mai un attimo di pausa. E un piede che da fermo o in movimento disegna sempre traiettorie invitanti. Se Lorenzo si conferma, lo scorcio è magnifico.

6,5 DE ROSSI
Se Alisson para tutto o quasi, Fazio difende con sicurezza e il tridente attacca che è una meraviglia, il Capitano "centrocampa" da par suo. Sempre lì nel mezzo, che ci sia da coprire o impostare, con maestria e tempi giusti. Double face.

7 NAINGGOLAN
Pronti via, manda in rete Schick. L'azione è di quelle "radjiche": pallone strappato in contrasto, corsa, cross teso. Quando il Chievo si apre dilaga, svariando dalle percussioni centrali a quelle laterali. Calvarese, ancora lui, lo ferma nel recupero dopo l'ennesima palla riconquistata di forza che lo pone davanti al portiere per la gioia personale. Discutibilissimo il fallo, evitabilissimo il giallo.

7 SCHICK
L'acuto di Ferrara non resta isolato e dopo nove minuti concede il bis, con un bel sinistro di prima. La rete lo rende ancora più convinto e lotta su ogni palla come fosse l'ultima. I tifosi apprezzano, squadra e tecnico pure. Col Chievo aveva esordito da titolare, col Chievo la prima firma casalinga. Romantico.

7,5 EL SHAARAWY
L'ennesimo palo gli nega un gol da urlo. Ma Stephan non si arrende e si sdoppia e triplica: prima rincorre ogni avversario fino alla propria area; poi imbuca con fare da trequartista; infine si lancia sulla sinistra, supera con tunnel e rimpalli i difesori e firma un piccolo capolavoro. Special Faraone.

6 MANOLAS
Quando Jesus va in croce, Di Fra è costretto a ricorrere al colosso greco. Al cospetto non ci sono i marziani catalani, ma i veronesi di scorta. Lui non si spreca e se li scrolla di dosso con calma.

6 GONALONS
Un tranquillo weekend senza paura per lui, dentro sul 4-0.

s.v. GERSON
Qualche minuto per la standing ovation da tributare a Dzeko.

IL MIGLIORE: 8 DZEKO
Il suo approccio inganna. Dopo le glorie seriali in campo internazionale, sembra quasi pigro. Ma è una sensazione che più sbagliata non potrebbe essere. Quando Kolarov mette in mezzo quel cross da sinistra, Edin sa dove andare a riceverlo. Nessuno sa come sia possibile però quel tipo di arpione, un sinistro al volo a un'altezza non umana. Da lì in poi torna quello formato Champions: la consueta difesa del pallone da manuale e le aperture (di destro o mancino, nessuna differenza) a dare respiro al gioco. Quando la Roma resta in dieci si traveste da 10 e regala un altro sinistro da stropicciarsi gli occhi, sulla falsariga di quello di Napoli. Palla nell'angolo lontano e tutti a casa. Potrebbe fare tris, ma dalla stessa posizione della doppietta spara di forza alto. Produzione indipendente, interpretazione da oscar: Dzekolossal

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