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Nozze d’oro da Top Ten: 50 volte Dzeko, raggiunto Di Bartolomei

A Napoli l'attaccante bosniaco è arrivato a 50 gol in Serie A come Agostino. Le sue reti complessive in giallorosso toccano quota 65

05 Marzo 2018 - 11:03

Quelle porte girevoli hanno cambiato tutto. E i frutti sono stati colti nelle ultime quarantotto ore al culmine della maturazione. Se a gennaio Dzeko fosse andato via, oggi probabilmente staremmo parlando di altro. Invece le sliding doors si sono richiuse su Trigoria senza che Edin le attraversasse. Così che l'ennesimo big match lo rivedesse protagonista. Perché i gol del centravanti sono stati pesanti anche prima della serata trionfale di Napoli: generatori di punti e realizzati in gran parte contro squadre di alto livello. Ma più ancora, sono le cifre complessive a impressionare. Elevatissime. Sessantacinque reti totali in maglia giallorossa. Cinquanta in campionato, quota che fa entrare il bosniaco nella top ten dei marcatori romanisti di ogni tempo in Serie A e che gli fa affiancare Agostino Di Bartolomei e superare Giuseppe Giannini. Due leggende della storia della Roma, che dentro quella maglia hanno vissuto. Decenni.

50 vOLTE DZEKO: RAGGIUNTO BALBO PER MEDIA GOL

È proprio il dato sul numero dei gol di Dzeko in relazione al tempo trascorso in squadra, quello che maggiormente dà la misura dell'impresa. L'ex attaccante del City è alla terza stagione in giallorosso, peraltro ancora da concludere. Ma è questa l'annata nella quale sta giocando di più: con Di Francesco ha centrato l'en plein, disputando almeno qualche minuto di tutte le partite ufficiali della Roma. Finora. Perché lì dove il tecnico non ha mai osato, ci ha pensato una misura disciplinare a sottrarlo per una gara: diffidato, è stato ammonito al San Paolo e quindi sarà costretto a saltare il prossimo match in programma con il Torino. Il periodo precedente la sfida di Napoli lo aveva (ri)messo al centro delle critiche, come gli capita quasi con regolarità fin dal suo arrivo nella Capitale. Se non segna è bersagliato. Eppure Edin ha dimostrato di essere un centravanti atipico: la statura imponente non lo ha mai confinato ad aspettare palloni dentro l'area di rigore, come quegli attaccanti dal fisico simile al suo; e la sua straordinaria tecnica lo ha spesso portato sulla trequarti a distribuire aperture e assist, piuttosto che a cercare la gloria personale. Eppure è riuscito a realizzare con regolarità indiscutibile. Le sue 65 reti sono arrivate in 125 partite, le 50 in campionato alla 95ª presenza, assestando la sua media gol su un invidiabile 0,52.  Cifra che ne fa l'ottavo di ogni epoca romanista, insieme a Balbo e alle spalle di una serie di calciatori appartenenti a tutt'altra epoca, fra i quali Guaita, Volk e Manfredini, quest'ultimo il più moderno prima della strana coppia argentino-bosniaca.

50 VOLTE DZEKO: PODIO SPECIALE PER IL BOSNIACO

Peraltro Dzeko è sul podio di quei giocatori che sono arrivati nel minor tempo a realizzare i primi 50 gol in assoluto in giallorosso. I nomi sono quelli consueti, che hanno fatto la storia del club: Piedone Manfredini, che ha tagliato l'ambìto traguardo in 67 partite e Volk in 69. Alle loro spalle proprio Dzeko (che precede ancora Balbo e Da Costa), che alle nozze d'oro con i gol era arrivato dopo 92 gare. Adesso che quella quota è stata incrementata e la cifra tonda è stata raggiunta nella sola Serie A, Edin è riuscito a raggiungere un ulteriore obiettivo, entrando nella classifica dei primi dieci di sempre. E puntando la top ten anche per quanto riguarda le reti complesssive, graduatoria nella quale si è appena lasciato alle spalle Mirko Vucinic e Arturo Chini Ludueña, fermi rispettivamente a 64 e 63 centri. Al di là dei numeri, che possono apparire aridi, la magnifica doppietta che ha inchiodato il Napoli ha svelato una certezza imprigionata troppo spesso dagli slogan: Edin Dzeko entra di diritto fra gli attaccanti più prolifici della storia della Roma. Oltre che fra migliori in assoluto del calcio europeo, essendo il primo a toccare la fatidica cifra in tre dei quattro maggiori campionati continentali (Germania, Inghilterra e Italia). Riavvolgendo il nastro e ripensando a come è stato apostrofato a più riprese da quando veste il giallorosso, sarebbe da scolpire a futura memoria la tabella dei suoi gol. 

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