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La carica dei 2001: quattro nati nell'anno dello scudetto già protagonisti con la Roma Primavera

Non solo Riccardi: Bouah ha giocato quanto lui, occhio a Semeraro e Besuijen. Capitò anche nel 2003/04 con Cerci e Rosi

Vicente Besuijen e Francesco Semeraro, entrambi classe 2001, ma già in Primavera

Vicente Besuijen e Francesco Semeraro, entrambi classe 2001, ma già in Primavera

06 Ottobre 2017 - 11:05

Vale doppio il primo posto in classifica della Primavera di Alberto De Rossi, dopo le prime 4 giornate di campionato: è arrivato in un anno di rifondazione, dove i cambi sono stati ben superiori a quelli che naturalmente avvengono nella categoria. La Roma quest'anno ha scelto di ringiovanire la rosa, solo che il gruppo dei 2000 è stato fortemente ristretto: Barbarossa, Bartolotta, Borghi, Falbo e Valentino sono stati svincolati a luglio, i due difensori centrali Ingrosso e Trasciani sono stati prestati al Cesena per fare i titolari in Primavera, trovando uno spazio che in giallorosso quest'anno non avrebbero certamente avuto, De Angelis è stato prestato al Torino, che sembrava dovesse prendere anche Del Signore, poi finito alla Lazio (a titolo definitivo).

Di quel gruppo sono rimasti solamente in cinque: i due portieri Pagliarini e Zamarion, il centrocampista Pezzella, e gli esterni d'attacco D'Orazio e Petrungaro. E così, per integrare la rosa, De Rossi ha pescato a piene mani nel gruppo dei 2001: sono saliti a fare la preparazione sotto età il portiere Cardinali, il terzino sinistro destro Bouah e il sinistro Semeraro, e il centrocampista Riccardi. Tutti in età per fare gli Allievi Nazionali, loro come l'attaccante esterno olandese Vicente Besuijen, ex Volendam, tesserato in estate dopo un lungo periodo in prova a Trigoria: l'unico che è sceso a giocare nell'Under 17 di Francesco Baldini è Cardinali, azzurrino con l'Under 16, che serviva finché Romagnoli e Greco si allenavano con la prima squadra, gli altri quattro sono rimasti a disposizione di Alberto De Rossi. Tre di loro sono già partiti dal primo minuto in queste prime sei gare ufficiali, Besuijen no, ma è subentrato tre volte nelle ultime cinque gare, e contro l'Atletico Madrid è anche andato vicino al gol.

Come Cerci e Rosi

Erano anni che non succedeva: nella scorsa stagione non c'era nessuno sotto età, due anni prima il solo Luca Pellegrini - Antonucci salì a metà stagione - tre anni fa Marchizza e Ciavattini, raggiunti da Tumminello solamente per un paio di spezzoni nel finale. Nell'eccellente gruppo dei 1991 ci furono quattro elementi che superarono la singola presenza - Marco D'Alessandro era praticamente titolare, Brosco segnò due gol, Malomo e Giansante fecero le loro apparizioni - ma gli ultimi tre furono inseriti solamente nel girone di ritorno. L'anno prima nessun Allievo salì sotto età, due anni prima Bianchini, l'anno prima Maiorani e Okaka (che arrivò pure in prima squadra). Il paragone che rende di più è quello con la stagione 2003-04, quando i vari Riccardi e Semeraro stavano ancora imparando a camminare, e Alberto De Rossi integrò il gruppo dei vari Corvia, Galloppa e Scurto con tre talenti in età da Allievi, due terzini e un esterno offensivo, Aleandro Rosi, Fabrizio Grillo - che senza infortuni avrebbe giocato in A quanto gli altri due - e Alessio Cerci. Fece undici gol quell'anno il piccolo Henry di Valmontone, ma era un campionato diverso, con le squadre di serie C, che si aprì con un 5-0 al Sora: i due gol di Riccardi alla Juventus hanno un peso ben diverso. Bouah sulla fascia destra ha giocato il doppio di Kastrati, più vecchio di due anni, Semeraro può togliere il posto al romeno Trusescu, altro classe ‘99. Il tutto a 16 anni, compiuti da pochi mesi: i ragazzi nati nell'anno dello scudetto di Capello sembrano avere una marcia in più.

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