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i protagonisti

Da Faticanti a Pagano e Lilli, ecco i campioni d'Italia della Roma Under 15

A Ravenna 2-0 contro il Milan in finale. Dalle ali Koffi e Cherubini i gol dello scudetto. Catena e Muratori, super coppia nel reparto difensivo

La Roma Under 15 festeggia la vittoria dello Scudetto contro il Milan, di LaPresse

La Roma Under 15 festeggia la vittoria dello Scudetto contro il Milan, di LaPresse

14 Luglio 2019 - 12:15

Ieri su Instagram tanti ragazzi classe 2004 hanno festeggiato, riproponendo sulle storie il più grande successo della loro giovane carriera: il 13 giugno, battendo 2-0 il Milan allo stadio di Ravenna, hanno vinto lo scudetto Under 15. Ecco tutti i protagonisti di quel trionfo: qualcuno andrà via, ma la maggior parte di loro passerà in Under 16.

Portieri

Il titolare è stato Mastrantonio, che ha giocato (e bene) tutte le finali: come tradizione però anche gli altri due hanno avuto il loro minutaggio: 8 presenze per Baldi, 5 per Semprini, che ha anche fatto una gara sotto età con l'Under 16.

Difensori

Tanta scelta, e ampie rotazioni: anche un giocatore come Missori, un terzino destro solido e affidabile, non a caso convocato fisso nella nazionale di categoria, ha giocato solamente il 55% dei minuti della stagione, contro il 53% della prima alternativa sulla destra, Leonardo D'Alessio. Il 55% del minutaggio è il più alto del reparto: lo ha raggiunto anche Alessio Muratori, centrale di sinistra, uno dei punti di forza della squadra, buoni mezzi fisici, eleganza e ottima tecnica, per far ripartire l'azione.

Il suo compagno di reparto è Etienne Marius Catena, nato in Costa d'Avorio ma con passaporto italiano. Ha mezzi fisici enormi, come i progressi che ha fatto nella stagione appena conclusa: ha tolto il posto a Matteo Pellegrini, che era stato strappato alla Lazio nel 2017, ed è entrato anche nel giro delle nazionali giovanili azzurre. Falasca, veloce, tecnico e imprendibile nelle proiezioni offensive, è il terzino sinistro titolare, Chesti l'alternativa a Muratori al centro, le altre riserve sono Pandimiglio - terzino utilizzato a volte anche in posizione più avanzata e Cupellaro, che a inizio anno ha avuto seri problemi fisici.

Centrocampisti

In mediana le gerarchie sono ben definite, forse perché ci sono forse i giocatori più forti dell'intera rosa: a destra Fabrizio Lilli, al centro Giacomo Faticanti, a sinistra Riccardo Pagano. Il primo è un peperino che abbina velocità e tecnica, bravo negli inserimenti offensivi, il secondo è il capitano della nazionale di categoria, giocatore che ha tutta la personalità, la pulizia di calcio e la freddezza necessaria per fare quel ruolo ad alti livelli, il terzo è il numero 10, capitano e capocannoniere della squadra, con 19 gol in 28 partite. È stato anche schierato come falso nueve Pagano, al suo posto ha giocato Pisilli, a destra, in assenza di Lilli, c'era l'altro D'Alessio, Francesco, gemello del terzino: per lui 5 gol, bottino decisamente interessante per un centrocampista.

Ne ha fatto uno solo Mirimich, che a inizio anno era titolare, ma importante, nel ritorno dei quarti di finale con la Fiorentina. Uno solo, su rigore, per l'italo-belga Tomaselli, uno dei 2004 più famosi d'Europa per i video da milioni di visualizzazioni su YouTube: ha giocato pochissimo perché deve ancora fare lo sviluppo fisico, e i centimetri in meno lo limitano, ma il potenziale è quello del piccolo fenomeno. Pochi spezzoni anche per Corvino, ma anche lui ha dei colpi interessanti.

Attaccanti

Tanti esterni di buono/ottimo livello: l'ivoriano Cedric Koffi, strappato due anni fa alla Fiorentina, è sceso a marzo, dopo aver giocato una quindicina di mesi sotto età con i 2003, e ha fatto la differenza a destra, segnando anche il primo gol in finale. Il secondo, spegnendo le residue speranze di rimonta dei rossoneri, lo ha fatto Cherubini, tornato a Trigoria la scorsa estate: se ne era andato un anno prima per passare alla Lazio, pentendosene quasi subito. Tornato sui suoi passi, è stato accolto a braccia aperte, e si è preso subito un posto da titolare: a sinistra, quando parte palla al piede, è difficilissimo fermarlo.

Al centro il titolare designato era Giuseppe Simone, preso a costo zero dopo il fallimento del Bari: l'ambientamento non è stato facile, ha segnato alla prima giornata, ma a fine anno i gol sono stati solamente 4. Tanto che Tanrivermis ha provato soluzioni alternative: oltre a Pagano ha giocato spesso al centro dell'attacco anche Cristian Padula, che di ruolo farebbe l'ala destra. Si è adattato bene: ha segnato 8 gol, non pochi. Tre ne ha fatti Ruggiero, ala destra, che all'inizio era titolare, ma ha trovato meno spazio con il ritorno di Koffi, pochi spezzoni per Mancini e Fulvi, che però ha saltato il girone di ritorno per un grave infortunio. Liburdi, che può giocare sia ala che centrale, ha fatto un solo gol, ma il suo rendimento è in crescita: l'anno prossimo può sbocciare.

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