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dal fulvio bernardini

Fonseca: "Sono il primo a credere alla Champions. Pellegrini deve giocare"

Il tecnico in conferenza: "Non è nascondendo i giocatori che possiamo aiutare la squadra. Kolarov ci sarà. Dobbiamo concentrarci su ciò che abbiamo fatto bene finora"

, di LaPresse

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La Redazione
22 Febbraio 2020 - 12:38

Alla vigilia della sfida tra Roma e Lecce, in programma domani allo stadio Olimpico alle ore 18, il tecnico giallorosso Paulo Fonseca ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria e ha risposto alle loro domande. Ecco le sue parole.

Il Lecce è in un buon momento, cosa teme per domani?
"Loro sono una squadra molto motivata, tre vittorie consecutive. Giocano bene, vogliono giocare dall'inizio della costruzione di gioco, hanno buoni giocatori che amano avere la palla. Come ho detto sono in un gran momento dopo tre vittorie di fila, sarà difficile"

Si giocherà dopo meno di 72 ore dall'Europa League. Sta pensando di cambiare?
"Possiamo cambiare due, tre, quattro giocatori per questa partita. Non abbiamo molto tempo per recuperare, è normale che possiamo cambiare per avere una squadra più fresca"

Ha detto che Pellegrini sta sentendo la responsabilità. Come un allenatore gestisce il momento del calciatore? Deve riposare o continuare a giocare?
"Un allenatore deve sempre pensare a queste opzioni. Ho pensato a entrambe. Lorenzo deve capire cosa non ha fatto bene nella partita e perché. Ci ho parlato per spiegarli che non ha fatto bene. Prima cosa deve capire questo, poi per me in questo momento io devo farlo giocare. E' importante per lui avere la mia fiducia e poter dimostrare che sta lottando per cambiare le cose. Penso che non è nascondendo i giocatori che possiamo aiutarli".

Come gestirà Kolarov?
"Domani giocherà. Per questa partita le caratteristiche di Kolarov sono importanti. Lui non è stato bene come tutta la squadra non lo è stata nelle altre partite, ma è migliorato nella scorsa partita e in questo momento dobbiamo pensare a quello che abbiamo fatto bene. In questo momento è più importante che parlare di ciò che non abbiamo fatto bene. Dobbiamo valutare ciò che abbiamo fatto bene in questa partita".

Ha detto che la squadra ora è come un automobilista dopo un incidente con la paura di guidare. Ma già da inizio stagione c'è un problema con le rimonte. Manca la personalità?Come si allena la testa?
"Non ho detto che eravamo come un automobilista, ho parlato del momento della squadra e dopo ho parlato di questo esempio di un automobilista dopo un incidente. Non ho detto che la squadra è come un automobilista. Come ho detto, più che parlare di ciò che la squadra non ha fatto bene, è importante valutare ciò che è stato fatto bene nelle altre partite. E' la stessa squadra, abbiamo fatto tante partite buone da inizio stagione e se lo abbiamo fatto è perché abbiamo qualità. Dobbiamo lavorare in questo momento su ciò che la squadra sa fare".

La Roma ha battuto più corner di tutti (oltre 7 a partita), state allenando per aumentare il numero dei gol?
"Sempre. Ma siamo anche una delle squadra che segna di più su calcio d'angolo, credo siamo la seconda squadra. Lavoriamo sempre. Se mi chiede se possiamo fare più gol, sì possiamo perché abbiamo giocatori forti. In tutte le partite abbiamo l'opportunità di segnare su palle ferme, in tutte le partite abbiamo avuto occasioni".

Dopo il mercato, questa squadra è da Champions? Come sta Mancini?
"Come ho detto sempre, sono il primo a credere alla Champions, e devo essere il primo a crederci per far crederci anche i giocatori. Mancini non ha giocato ma non ho bisogno di dire niente. Ha un atteggiamento diverso e tornerà in squadra quando penserò che avremo bisogno di lui. Smalling e Fazio hanno fatto una buona partita, Mancini è un grandissimo giocatore per me, in tutto quello che fa è un grandissimo giocatore".

A destra chi è il terzino favorito?
"Vediamo domani"

Mkhitaryan è pronto per giocare titolare?
"E' pronto. Così come Kluivert e Perotti. Vediamo domani"

Se la Roma non dovesse arrivare in Champions League sarebbe un fallimento o una tappa nel percorso di crescita?
"E' una domanda per una risposta molto lunga. Io devo dire che non sarebbe un fallimento. Come tutti hanno detto, dall'inizio della stagione, questo è un anno zero. Abbiamo cambiato tutto. Mi ricordo che quando Klopp è arrivato al Liverpool sono arrivati all'ottavo posto nella prima stagione. La Lazio? Da quanti anni Inzaghi è in quella squadra? Gasperini anche. E' un anno di cambiamenti qui alla Roma e non sarebbe un fallimento. Io sono una persona positiva e non ho mai pensato di non arrivare al quarto posto.

Perché la Roma ha così tanta difficoltà a ripartire?
"Per chi sta dentro questo fenomeno non è così facile. Se Valentino Rossi fa tre incidenti non risale subito. Questo è il mio pensiero, rispetto la tua opinione. La mente è così. Quando non abbiamo quello che dovremmo avere, le cose risultano in un altro modo, anche se lotti per cambiare le cose. Il calcio è diverso dagli altri sport. Quando Valentino Rossi cade, spero che non gli succeda (ride, ndr), dipende solamente da lui. Qui ci sono undici giocatori. Se in una squadra sbagliano due o tre calciatori c'è un risultato diverso. Il calcio è diverso dagli altri sport".

C'è stata qualche difficoltà in area di rigore contro il Gent. In area si guarda la palla o si sente l'uomo?
"Entrambe le cose. Dipende dov'è la palla, che tipo di pressione fa il portatore, dipende dalla zona, se la palla è più lunga o bassa. Penso che deve essere una preoccupazione dei difensori".

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